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Tarcisio Burgnich contro Pelè durante i Mondiali del 1970

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ROMA – Lutto nel mondo del calcio: si è spento a 82 anni l’ex difensore della Nazionale Tarcisio Burgnich. Fu campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970. Ha legato la sua carriera soprattutto all’Inter, di cui ha indossato la maglia dal 1962 al 1974.

Originario di Ruda, in Friuli, classe 1939, Burgnich è considerato uno dei migliori difensori italiani di sempre, tanto da essere soprannominato “La Roccia”. Terzino destro, stopper o libero, dopo essere cresciuto nell’Udinese viene acquistato dalla Juventus ma senza trovare sufficiente spazio, poi Palermo e quindi, nel 1962, l’approdo in nerazzurro, dove diventerà un tassello fondamentale della difesa di Helenio Herrera. All’Inter rimarrà per 12 anni, collezionando 467 presenze, segnando 6 gol e conquistando otto trofei: quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.

Chiuderà poi la carriera al Napoli mentre con la maglia azzurra della Nazionale fa parte del gruppo che vince l’Europeo nel 1968 – ancora oggi unico successo dell’Italia nella manifestazione – e poi arriva in finale a Messico ’70, arrendendosi solo al Brasile di Pelè dopo l’incredibile 4-3 contro la Germania, dove Burgnich sigla il provvisorio 2-2. Alla fine degli anni Settanta intraprende anche la carriera di allenatore, occupando, fra le altre, le panchine di Catanzaro, Bologna, Como, Cremonese e Pescara, ultima sua esperienza a inizio 2001.

In queste ore in cui arrivano messaggi di cordoglio dalle società sportive, sul sito dell’Inter si legge: “Ciao Tarcisio, sarai sempre la nostra “Roccia”. Ci sono degli uomini che vorresti sempre avere al tuo fianco, dei calciatori che vorresti sempre nella tua squadra, delle leggende che vorresti facciano sempre parte della tua storia. Tarcisio Burgnich ha incarnato la forza e i valori del nostro Club e l’Inter ha avuto il privilegio di vederlo lottare per i propri colori: statuario, implacabile, umile e sempre leale”.


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