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Tifosi in strada a Bari

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Al triplice fischio del Francioni di Latina è scoppiata la feste per le vie del centro di Bari. Quasi un segno del destino, lo avevano ricordato i tifosi i giorni scorsi e anche l’allenatore di quella «meravigliosa stagione fallimentare» Nunzio Zavettieri proprio nella sfida in terra pontina. Ed è lì, che biancorossi hanno riconquistato la B ed è tra corso Vittorio Emanuele e la stessa piazza che i sostenitori di Mirko Antenucci e compagni si sono riversati, come da tradizione, per celebrare nel rito collettivo la promozione.

Ma questa volta, però, il Comune ha giocato d’anticipo e ha transennato con il servizio della polizia locale gli accessi alla via centrale, impedendo il passaggio delle auto deviate da via Cavour da un lato e verso piazza Massari dall’altro. La festa, spontanea, si è fatta quindi a piedi. E nonostante il freddo sono stati in migliaia i tifosi scesi in strada. I caroselli di auto e moto si sono ripetuti lungo le strade limitrofe del quartiere Murattiano.

Clacson, bandiere, sciarpe e cori hanno animato tutta la serata biancorossa. In tanti si sono riversati in centro dopo aver assistito alla partita di Latina dai maxi schermi allestiti al san Nicola, davanti ai quali in circa 3 mila hanno assistito alla vittoria dei ragazzi allenati da mister Michele Mignani.

Il tifo organizzato, arrivato poi nel cuore di corso Vittorio Emanuele, ha inscenato cori e animato l’atmosfera con fumogeni e canti. Qualche sfottò è stato dedicato alle squadre e alle tifoserie storicamente rivali, a partire da quella del Taranto, con il quale in questa stagione è tornato il più antico e sentito derby di Puglia dopo oltre 30 anni. Ma anche per foggiani leccesi e avellinesi, ci sono state dediche «speciali».

Nulla però che andasse oltre il legittimo sfottò. A prevalere è stata la festa. Tante famiglie e bambini in strada, chi con la bandiera chi con indosso la maglia biancorossa. Le più gettonate quelle di Antenucci e la dieci di Botta. Incuriositi anche alcuni turisti che si sono trovati a loro insaputa nel bel mezzo della festa, fotografandola e filmandola. Alcuni hanno domandato in inglese cosa stesse succedendo.

«Siamo contenti – racconta Michele, che indossa la sciarpa biancorossa e ha accanto il figlio Nicola, di cinque anni, impegnato ad agitare la sua bandiera. È stata una vittoria sofferta ma meritata. Ora speriamo di poter fare una squadra competitiva per il campionato di B»

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