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Taglio del nastro ieri per la nascita del parco urbano nell’area industriale della città

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I primi mille saranno piantati entro sabato. Poi ne arriveranno altri duemila, pronti a ripulire l’aria. Ci saranno giovani esemplari di roverella, orniello, ginestra, lentisco e fillirea. Insomma un vero boschetto urbano, per un tocco di verde nel grigiore della zona industriale. Bari prende la sua boccata d’ossigeno con i tremila nuovi alberi donati da Fastweb e che troveranno casa nella zona Asi. L’iniziativa rientra in Mosaico Verde, la campagna nazionale per la riqualificazione di aree urbane ed extraurbane e la tutela dei boschi esistenti, ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, alla quale Fastweb ha aderito con l’obiettivo di migliorare non solo la qualità dell’aria ma anche la qualità della vita degli abitanti delle aree interessate.

L’intervento previsto in città – analoga esperienza sarà replicata a Roma e Miliano – interessa un’area di oltre 10.000 metri quadrati, lungo la strada verso Modugno, e una vasta area pianeggiante caratterizzata dal tipico paesaggio agrario pugliese situata in un contesto parzialmente rurale ma dalla notevole densità industriale e quindi soggetta a inquinamento. In sostanza saranno creati dei veri e propri “boschetti anti-smog” che permetteranno di mitigare gli effetti negativi delle emissioni inquinanti e delle isole di calore, donando, allo stesso tempo, un apporto positivo al verde urbano fruibile dai cittadini. Cittadini che già da domani saranno chiamati a raccolta: volontari e semplici dipendenti Fastweb potranno piantare gli arbusti, in una sorta di campagna di sensibilizzazione.

«Siamo contenti e orgogliosi che Fastweb abbia scelto Bari come unica città del sud dove sviluppare questo intervento, che si inserisce e si integra perfettamente nella programmazione sul greening urbano già avviata da tempo dall’amministrazione comunale – ha commentato il sindaco di Bari Antonio Decaro -. Ogni volta che si pianta un albero si restituisce al territorio una piccola parte di quello che in qualche modo si è preso, ed è con questo spirito che stiamo cercando di restituire alla nostra città tanti piccoli pezzi di quello che in decenni di sviluppo le abbiamo preso. Sappiamo di avere un debito importante con il pianeta e con le nostre città sul fronte del risarcimento ambientale, e crediamo che iniziative come questa possano essere uno stimolo positivo per tutte le altre aziende locali e nazionali, che proprio nell’area industriale di Bari hanno la loro sede e la loro comunità di riferimento».

Bari non a caso arretra nel verde. Secondo le ultime classifiche di Italia Oggi sulla qualità della vita è al 98esimo posto per disponibilità di verde urbano, solo 9,20 metri quadri per abitante, e 80esima invece per densità di verde, con appena il 4,89 per cento. Dati non proprio incoraggianti ma sui quali l’amministrazione vuole invertire la rotta, come annunciato dall’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli: «Il parco urbano alle porte della città potrà così diventare un luogo attrattivo non solo per i baresi ma anche per i residenti dei comuni limitrofi. Ma ad azioni come queste devono seguirne altre individuali tese alla riduzione dei consumi e alla tutela dell’ambiente.

Solo così riusciremo a vincere la più grande delle sfide che ci attendono d’ora in poi». Di «sviluppo industriale sostenibile» parla invece il presidente del Consorzio Asi, Paolo Pate: «Si tratta di interventi che consentono una “riumanizzazione” dell’area industriale e che possono creare sempre più spazi fruibili per i cittadini dell’intera area metropolitana di Bari. Questa iniziativa ci consentirà di avviare un percorso che vedrà il nostro parco urbano come un grande polmone verde, simbolo del rilancio di politiche green da conciliare con uno sviluppo industriale in forte crescita».

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