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Alcuni autobus dell’azienda di trasporto pubblico urbano Amtab in circolazione nel centro cittadino di Bari

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Nelle scorse settimane avevano creato un fronte comune e trasversale per chiedere chiarezza. Un fronte composto da tutte le forze di opposizione (centrodestra e M5S) e da pezzi del centrosinistra, in particolare il neonato gruppo Con, vicino al presidente della Regione Emiliano. Ma ieri l’ultimo colpo di scena: il centrodestra chiede di audire il sindaco Antonio Decaro, in qualità di assessore alle Aziende (una delle deleghe che ha trattenuto per sé) ma è proprio Con a mettersi di traverso e a far prevalere la linea della bocciatura: il sindaco non sarà ascoltato.
Si riaccende al Comune di Bari il confronto politico sull’Amtab.

L’azienda di trasporto urbano che sta agitando e non poco le strategie dei partiti, pronti – specie tra le opposizioni – a chiedere conto al management aziendale dell’infornata di promozioni, almeno una quindicina, in vigore dallo scorso primo febbraio. E che ha modificato l’organigramma e, come sostengono i sindacati, fatto aumentare i costi del personale «senza alcuna autorizzazione del Cda e senza alcuna previsione nel piano di fabbisogno aziendale».

Un tema che a sinistra sta scatenando Con, con i consiglieri Francesco Giannuzzi e Alessandra Anaclerio, che da mesi stanno raccogliendo la documentazione per verificare quanto sostenuto dai sindacati e chiedere spiegazioni al presidente dell’Amtab, Pierluigi Vulcano, il quale nelle audizioni in altre commissioni consiliari ha invece difeso le procedure in nome della «trasparenza e regolarità».

Ma proprio ieri Con ha fatto venir meno i voti necessari per far passare in commissione Bilancio e Aziende la richiesta del consigliere della Lega, Fabio Romito, di audire il sindaco Decaro. «Il gruppo Con e il consigliere del Pd Nicola Loprieno hanno affossato la mia richiesta. Abbiamo perso una grande occasione – osserva Romito – per far luce sul livello di conflittualità che si respira da diversi mesi nell’azienda e per la quale proprio Decaro è l’assessore al ramo. Sarebbe bastato un solo voto di astensione a far passare la mia richiesta».

Sulla stessa linea – «occasione persa» – anche gli altri consiglieri di opposizione Michele Picaro (Misto) e Italo Carelli (M5S) che hanno convintamente appoggiato la proposta del collega Romito e che a margine della seduta di commissione non esitano a definirla «la classica furia francese e di ritirata spagnola» da parte di «alcuni colleghi di maggioranza che pure si erano mostrati battaglieri sul tema».

Chiaro riferimento a Con, dal quale il suo capogruppo Francesco Giannuzzi respinge con forza le accuse: «Io e la collega Anaclerio da mesi stiamo seguendo il caso. E mi pare pura scorrettezza politica quanto affermato dai colleghi di minoranza. Dov’erano loro quando noi di Con abbiamo chiesto l’audizione della ripartizione comunale Aziende? Proprio loro in commissione Bilancio hanno fatto ostruzionismo costringendoci a rivolgerci a un’altra commissione, la Trasparenza, per affrontare il tema. Noi su questa vicenda non stiamo arretrando di un millimetro e stiamo predisponendo un esposto anche sulla vicenda dell’impianto di depurazione dell’Amtab, raggiunto nelle scorse settimane da alcune ispezioni della polizia metropolitana».

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