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La quasi totale scomparsa dei partiti tradizionali. Il proliferare di liste civiche. L’alleanza giallorossa Pd – 5 Stelle che il più delle volte non regge e il Movimento condotto da Giuseppe Conte che in cinque anni perde la sua spinta propulsiva. La quasi totale assenza della Lega e delle donne.

Sono 54 cinque i comuni pugliesi al voto per le amministrative del 3 e 4 ottobre (il ballottaggio nei comuni sopra i 15mila abitanti è in programma il 17 e 18 ottobre).

Il caso più spinoso per il centrosinistra è quello di Nardò, dove è da tempo nota la vicinanza di Michele Emiliano al sindaco uscente, di estrazione di destra e vicino ad ambienti di CasaPound, Pippi Mellone.

L’opposizione del Pd in questi anni è stata puntuale e dura ma l’appoggio del governatore rimane, con tanto di recenti dichiarazioni a favore. Con Mellone nove civiche tra cui Difendere Nardò, di fatto CasaPound col suo slogan. Nel comune più popoloso del Salento, dopo il capoluogo Lecce, il centrosinistra, a differenza del passato, questa volta si presenta compatto e forte dell’alleanza con i 5 Stelle.

Accanto al consulente finanziario di estrazione socialista, Carlo Falangone, ci ritrovano anche Pd e tre liste progressiste. Il terzo candidato, Mino Frasca, è espressione del centrodestra, con Forza Italia e due civiche. L’alleanza tiene anche a Gallipoli in favore dell’uscente democratico Stefano Minerva.

A Ginosa, nel tarantino, invece, non regge, e Vito Parisi, sindaco uscente 5 Stelle, si presenta con accanto solo civiche.

A Grottaglie, anche. Il Movimento sceglie la coalizione Grottaglie Next del sindaco uscente Ciro D’Alò, espressione di civiche e movimenti progressisti. Il Pd candida il regista teatrale Alfredo Traversa. Gli altri due candidati sono Maria Santoro, civiche di centro, ed Enzo Lenti, Fratelli d’Italia.

Nel foggiano è Cerignola la città dove si prospetta la sfida più interessante. Il Comune esce da due anni di commissariamento a causa dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Il centrosinistra è diviso. Il giudice ed ex parlamentare Francesco Bonito è sostenuto da Pd e altre quattro liste, Tommaso Sgarro, candidato alle scorse amministrative per i Dem, va da solo con tre liste e l’appoggio dell’ex assessora regionale della Giunta Vendola ed europarlamentare democratica Elena Gentile.

Nel barese si vota ad Adelfia, Triggiano, Ruvo, Sannicandro e Noicattaro, dove non regge l’alleanza giallorossa. Innamorato cerca la riconferma col Movimento e una lista a supporto: Con Raimondo. Il centrosinistra è diviso in due blocchi come il Pd, che non presenta il simbolo. I candidati sono Sergio Ardito, architetto consigliere comunale uscente iscritto Dem, appoggiato da otto civiche di centro, da una parte. E Antonello Diciolla quattro civiche di centrosinistra, dall’altra.

Nel comune più popoloso, Triggiano, a l’uscente Antonio Donatelli, commercialista, si presenta con una coalizione di civiche di centrosinistra, la scorsa volta erano di segno opposto. Il Pd schiera Giovanni Campobasso, anziano dirigente regionale, segretario generale uscente dell’ente, dirigente Ambiente e Sanità. Il centrodestra è in apparenza scomparso, nonostante a Triggiano sia maggioranza alle politiche.

Ad Adelfia Giuseppe Cosola è l’uscente in cerca di riconferma con civiche e interlocuzioni col centrodestra. Il Pd con cinque liste, tra cui Leu, appoggia Costantino Pirolo, ex assessore della stessa amministrazione. C’è da capire cosa farà Filomena, detta Mimma, Acquasanta, dirigente Asl, alle scorse regionali in lista con la Lega. Non è escluso un suo appoggio, senza simbolo, a Pirolo. A Ruvo il centrosinistra è compatto per la riconferma del docente universitario Pasquale Chieco. Con lui ci sono anche i 5 Stelle.

Sull’altro fronte Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia puntano tutto sul medico Luciano Lousso. Il terzo incomodo è Biagio Mastrorilli, ex assessore e consigliere Pd che si presenta con civiche di centrosinistra.

A Sannicandro, invece, non è previsto ballottaggio. Il sindaco Giuseppe Giannone, architetto, iscritto al Pd, nipote dell’ex presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, si ricandida con lista unica civica. Contro si ritrova Giovanni Turchiano, insegnante di scuola superiore, espressione comunque del centrosinistra.

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