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Il governatore Michele Emiliano

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Terminata la spedizione romana, che ha sottratto una settimana di lavoro, da oggi il governatore Emiliano riapre l’agenda Puglia e, all’ordine del giorno, ci sono le nomine degli assessori alla Sanità e alla Cultura rimaste in sospeso. Il presidente avrebbe voluto chiudere la pratica già dieci giorni fa, consegnando le deleghe a Rocco Palese (sanità) e al capogruppo di «Con», Gianfranco Lopane (Cultura), ma il Pd ha bloccato tutto. Al momento non è fissato un confronto tra il governatore e la sua maggioranza, ma è probabile che Emiliano incontri o quantomeno senta a stretto giro almeno i capigruppo di centrosinistra.

Il Partito democratico rivendica un assessorato in più, visto che sia il gruppo «Con» che «I Popolari» hanno perso un consigliere regionale a testa per via della sentenza del Tar. I rapporti di forza, quindi, sono cambiati in favore dei Dem, già primo gruppo in Consiglio per numero di eletti. Per questo motivo, il partito invoca una maggiore rappresentatività nella squadra di governo, tradotto almeno un assessore in più. Gli aspiranti, tra l’altro, non mancano: il capogruppo Pd, Filippo Caracciolo, punta all’assessorato alla Cultura e Turismo lasciato vacante da Massimo Bray; Fabiano Amati viene indicato come il migliore profilo per la sanità. E poi ci sono anche le ambizioni di Michele Mazzarano.

Emiliano non sembra, però, intenzionato a voler cedere alle pressioni rinunciando a Palese, si profila quindi un braccio di ferro. Un «compromesso» potrebbe prevedere Caracciolo alla Cultura, con il «sacrificio» di Lopane e Rocco Palese, ex Forza Italia e medico salentino, alla Sanità. Il problema è far inghiottire la pillola amara proprio a quella fetta del Partito democratico meno vicina al presidente della Regione.

Senza dimenticare la questione Movimento5Stelle: i pentastellati non fanno parte della partita, nel puzzle delle nomine manca la loro tessera. Però, nell’ultimo mese hanno più volte fatto sentire la propria voce e manifestato il proprio dissenso, dopo un anno di politica schiacciata su quella di Emiliano. In particolare, i pentastellati hanno messo nel mirino la nomina di Palese, che considerano come l’ennesima apertura del governatore a pezzi del centrodestra.

«La Puglia – hanno evidenziato un paio di settimane fa i pentastellati – ha bisogno di un assessore alla Sanità a tempo pieno, a distanza di quasi due mesi dalle dimissioni dell’ex assessore Lopalco e con i contagi da Covid -19 che continuano purtroppo ad aumentare, non possiamo permetterci di aspettare ancora per la nomina del nuovo assessore che, lo ribadiamo, deve avvenire sulla base di criteri di merito e non per provare ad aprire al centrodestra».

Il riferimento è proprio alla possibile nomina di Palese. I pentastellati sono sul piede di guerra, sulle nomine nelle società partecipate non hanno toccato palla e ora rivendicano di poter dire la loro. “La scelta – hanno sostenuto i consiglieri M5S – non deve essere calata dall’alto ma condivisa con le forze che compongono l’attuale perimetro della maggioranza, che siede in Consiglio e approva i provvedimenti. Riteniamo sia necessario un confronto con Emiliano su questa e altre questioni che sono di primaria importanza».

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