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Il Consiglio regionale ha approvato il Bilancio di previsione 2012 della Regione ed il Bilancio pluriennale 2012-2014. L’Assemblea ha inoltre approvato una proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Fedele e Serra volta a far decadere i rilievi di illegittimità costituzionale sollevati dal Governo inerenti la trasformazione della fondazione Campanella in ente di diritto pubblico.
Il Bilancio di previsione della Regione vale circa 9,8 miliari di euro, al netto delle contabilità speciali e comprese le risorse per 4,4 miliardi di euro circa non impegnate nel corso dell’esercizio precedente. Il 48,7% delle risorse è rappresentato da spese per la sanità (4.786 milioni di euro); il 27,8% da risorse relative al Por e ai fondi Fas (2.733 milioni di euro), e la spesa finanziata con risorse autonome rappresenta l’8,1% della spesa complessiva in termini di competenza. Il limite massimo di spesa da finanziare con risorse autonome è fissato per il 2012 in 800 milioni di euro. La manovra approvata, sul versante delle entrate, comporta nel 2012 un aumento di 15 milioni di euro rispetto al 2011. Inoltre prevede l’eliminazione o la riduzione di tutte le spese non sorrette da specifiche leggi regionali, ad eccezione di quelle sorrette da specifiche convenzioni o che sono ritenute non comprimibili o comunque difficilmente eliminabili; il taglio del 15% delle spese di funzionamento rispetto al 2011; 70 milioni di euro circa per il lavoro ed il precariato, di cui 32,5 milioni per gli Lpu, 18 milioni di euro per l’ex fondo sollievo; 9,5 milioni di euro per altro precariato. Il Bilancio 2012 prevede inoltre 53 milioni di euro per il comparto di spesa inerente la forestazione, i fondi di dotazione dell’Arssa (37 milioni di euro), Arpacal (15 milioni di euro) e Arcea (2 milioni di euro). Trenta milioni sono destinati al ripiano del debito della sanità ante 2005; 125 milioni di euro circa per i trasporti, di cui 25 spalmati nel quinquennio 2012-2016 per il ripiano dei debiti pregressi. I fondi destinati alle Province a seguito delle funzioni trasferite con la legge 34/2002, ammontano a 57 milioni di euro. Infine, una parte dei tagli è stata destinata per 15 milioni al pagamento delle rette socio-sanitarie; otto milioni per incentivare le attività economiche nell’area di Gioia Tauro; 4,5 milioni di euro a contributi per mutui da parte degli enti locali per opere di interesse pubblico.

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