X
<
>

Jannik Sinner

Share
4 minuti per la lettura

Un Sinner perfetto batte anche il numero 1 al mondo alle Atp Finals di Tennis a Torino, 3 ore di match per superare Djokovic

TORINO – Era la partita più attesa, il clou della terza giornata alle Nitto ATP Finals. Novak Djokovic, sei volte vincitore e per l’ottava volta numero 1 a fine stagione, contro il numero 1 d’Italia (e 4 del mondo) Jannik Sinner. Al quarto tentativo, l’azzurro riesce a ribaltare il pronostico e a piegare il fuoriclasse serbo: un’autentica maratona di oltre tre ore che il 22enne altoatesino porta a casa in tre set, con il 7-5 6-7(5) 7-6(2) giocati in 3 ore e 11 minuti.

SINNER-DJOKOVIC LA CRONACA DEI TRE SET DELL’INCONTRO ALLE ATP FINALS

L’azzurro macina gioco sin dal primo set. Immacolati nei turni di servizio i primi cinque game. Al sesto Sinner salva una palla break e siamo 3-3. Stessa cosa per Djokovic che mantiene il servizio al settimo game (4-3). Il break all’undicesimo game. Con la prima di servizio (90% di punti vinti) Nole costruisce un rapido 30-0, il 6° ace lo manda 40-0. Sinner prende mezza riga con un colpo da maestro e fa impazzire il pubblico, poi passa il serbo per il 40-30. Con lo schiaffo al volo lo trascina ai vantaggi. Il doppio fallo e l’esultanza del pubblico (applausi polemici di Nole) regalano a Jannik la palla break: va a segno per il 6-5 che diventa 7-5: al primo colpo va a segno dopo 57′. È un Sinner spaziale, con 6 ace, 81% di prime e una sola palla break concessa.

Grande equilibrio nel secondo parziale con Sinner che dimostra di essere sempre sul pezzo. All’undicesimo gioco un doppio fallo di Sinner non spaventa l’azzurro che dal possibile 15-40 va 40-30. Djokovic non molla ma un suo gratuito manda Sinner al tie break dopo 1h53′ di gioco. Una seconda di servizio a quasi 200 kmh manda Sinner sul 2-0. Djokovic recupera: 2-2. Nole prova a sorprendere con una discesa a rete ma mette la smorzata fuori: 3-2 Sinner con due turni di servizio. Passaggio a vuoto dell’altoatesino che regala il 4-3 a Djokovic. Tie-break deciso da pochi colpi: Sinner annulla il primo set-point, ma Djokovic va a segno al 2°. Poi fa il gesto polemico dell’orecchio al pubblico. Si va al 3° set dopo oltre 2 ore di lotta.

Nel terzo set al quinto gioco Sinner fenomenale a mettere in campo due smash complicati per il 30-0, poi il passante del 40-15 strappa gli applausi anche di Nole. Jannik resta avanti dopo aver ‘vinto’ anche un falco (3-2). Al sesto arriva il break per l’azzurro: Due risposte pazzesche di Jannik, che lascia attonito un Djokovic confuso nelle discese a rete per il 15-30. Un’altra risposta sulla riga gli regala due palle break, un vincente di dritto sulla risposta gli dà il break. Bolgia al Pala Alpitour. Al settimo gioco arriva il controbreak di Djokovic. Tutto da rifare e 4-3 Sinner. Nole tiene il servizio ed è 4-4. Nono gioco da favola che lascia Djokovic a 0. Si va al tie break che Sinner domina: 5-0, 6-1 e poi chiude 6-2.

SINNER AD UN PASSO DALLA SEMIFINALI, RISULTATO STORICO PER L’ITALIA

Le semifinali del ‘Masters’ sono quasi al sicuro ma non ancora matematicamente raggiunte per Sinner, pronto ad entrare nella storia come primo italiano a spingersi così lontano nel torneo di fine stagione che premia i primi 8 del ranking. La partita, come ha detto a fine match lo stesso Sinner, è stata una montagna russa di emozioni: colpi da fenomeni, due tie-break, Sinner che nel terzo set prova a brekkare per sul 4-2. Un margine che però non spaventa ‘Nole’, freddo nel rientrare subito in corsa per poi schiantarsi in un tie-break che non ha storia.

L’azzurro, che all’esordio a Torino aveva regolato il greco Stefanos Tsitsipas, può orgogliosamente fare festa. «Non esiste posto più bello per battere il numero uno del mondo. Era un po’ la stessa storia con Medvedev. A Wimbledon dicevamo che ero molto vicino ma non avevo vinto neanche un set. Qui sono riuscito a giocare in modo migliore i punti più importanti. Ci sono stati momenti di tensione ma ho vinto con voi, grazie a tutti», è il ringraziamento che Sinner tributa ai tifosi sempre caldi e appassionati del PalaAlpitour. «È stata una partita molto tattica, anche se non ci sono stati scambi così lunghi – ha spiegato a caldo il 22enne altoatesino – Ho fatto degli errori nel tie-break del secondo set ed ho cercato di giocare meglio i punti importanti del terzo. Sono state delle montagne russe e oggi sono riuscito ad andare più in alto di lui».

Sinner ora non vuole più fermarsi e domani 16 novembre 2023, contro il danese Holger Rune, potrebbe diventare il primo azzurro a volare nelle semifinali del Masters in 54 edizioni. Nel frattempo, si è tolto un altri sfizio: è il primo italiano a mettere al tappeto due numeri 1 del ranking diversi (l’altro era stato Alcaraz in semifinale a Miami).

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE