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In mattinata gli ultimi Comuni riusciranno a scaricare a contrada Lecco i rifiuti da stoccare e mandare in discarica. Poche tonnellate, visto lo spazio disponibile della stazione gestita dalla Calabra Maceri in questi giorni ha raggiunto le mille tonnellate di rifiuti depositati a fronte di un limite di 500. Poi la stazione chiuderà: e fino a quando non si potrà smaltire un po’ di spazzatura la Calabra Maceri sospenderà il servizio. Tale “stop” avrà di certo ripercussioni sulla raccolta nei Comuni dell’hinterland a partire dal capoluogo. La trafila che seguono i rifiuti nell’area urbana e dintorni è questa: i compattatori raccolgono la spazzatura dai cassonetti, la depositano nella stazione di Calabra Maceri, qui i rifiuti vengono tritovagliati e ridotti di volume del 30 per cento e passano nei semirimorchi per andare verso la discarica di Pianopoli. Ma la società che gestisca la discarica ha comunicato alle imprese che si occupano di trasporti l’impossibilità di conferire i rifiuti in discarica utilizzando i semirimorchi che riescono mediamente a trasportare 30 tonnellate di rifiuti per viaggio. La soluzione trovata in un primo momento era l’utilizzo dei cassoni che però di tonnellate riescono a portarne solo 20. Significa che inevitabilmente qualche tonnellate resta alla stazione che ogni giorno dai comuni dell’area urbana e da quelli consorziati riceve 250 tonnellate di rifiuti. In pochi giorni si è arrivati alla saturazione. Per Calabra Maceri la soluzione reale sarebbe la raccolta differenziata: ma i disagi con lo smaltimento dei rifiuti solido urbani rallentano il lavoro. Ad oggi, tra i Comuni i cui servizi sono affidati a Calabra Maceri quello con la migliore percentuale è Celico: 40 per cento di raccolta differenziata, che schizza al 65 per cento nel centro storico dove si fa la raccolta differenziata porta a porta. A Rende la differenziata, partita qualche settimane fa, ha raggiunto già un buon livello: oscilla tra il 28 e il 30 per cento. Nei prossimi giorni in alcuni quartieri partirà la porta a porta: Surdo, Sant’Agostino, Saporito e centro storico

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