X
<
>

Condividi:
5 minuti per la lettura

di ANTONIO CORRADO
CRACO – Un fiume di acqua e fango ha travolto e ucciso Anna Lanzillotti, 64enne di Marconia, mentre transitava con la sua auto sulla bretella provvisoria di collegamento tra Pisticci e Craco. Prima dispersa e poi ritrovata, salva ma in stato choc, la nuora, Francesca Molfese di 39 anni.
L’episodio drammatico è accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 18.30, sulla strada realizzata dalla Provincia per bypassare la Sp 174 dopo il crollo parziale del vecchio ponte.
Le due donne, che viaggiavano a bordo di una Fiat Punto rossa, si sono trovate a percorrere il tratto molto accidentato nel pieno di un nubifragio, che ha riversato una notevole quantità di acqua proprio in quella zona e in pochi minuti.
Secondo una prima ricostruzione, pare che l’auto stesse percorrendo un tratto caratterizzato da una discesa molto ripida, seguita da una immediata salita. E’ uno dei pochi punti che la Provincia ha asfaltato, proprio per la presenza si questa criticità.
Il dramma è accaduto in pochi minuti, quando l’utilitaria è arrivata nell’ansa di questa sorta di “U”, dove c’è sempre stato un ponticello basso, ovvero una sorta di tubo di drenaggio dell’acqua piovana, che si concentra in caso di pioggia. Ma il rigagnolo che segue il suo corso verso il fiume Cavone, si è trasformato in un vero torrente in piena, carico di fango e detriti, che ha riempito il ponte tracimando sulla sede stradale fino a trascinare l’auto fuori.
Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto in quei pochi minuti drammatici; forse le due donne hanno cercato di mettersi in salvo uscendo dall’auto, ma sono state a loro volta travolte dall’ondata. Secondo le prime indiscrezioni, pare che la sfortunata vittima non fosse in grado di nuotare, quindi è stata soffocata e trascinata a circa 400 metri dal luogo dell’incidente, dove i soccorsi l’hanno individuata intorno alle 21, due ore  mezzo dopo.
Concitate le fasi delle ricerche, scattate immediatamente dopo l’allarme e condotte da una task force di Vigili del fuoco, con la partecipazione dell’Unità fluviale di Matera, oltre a operai cantonieri, Protezione civile e carabinieri. La nuora, che probabilmente si è salvata in quanto capace di nuotare, è stata trovata poco dopo, mentre per la 64enne marconese non c’è stato scampo, il suo corpo senza vita è stato recuperato in tarda sera grazie all’ausilio di un elicottero dei carabinieri, che ha illuminato la zona, mentre un gommone di Vigili del fuoco si avvicinava per il drammatico recupero.
Un particolare di servizio, ma poco rilevante a questo punto, è che la bretella è stata immediatamente chiusa al traffico e lo resterà per tutto il tempo delle indagini. Area basentana e Vald’Agri sono di nuovo isolate.
a.corrado@luedi.it

CRACO – Un fiume di acqua e fango ha travolto e ucciso Anna Lanzillotti, 64enne di Marconia, mentre transitava con la sua auto sulla bretella provvisoria di collegamento tra Pisticci e Craco. Prima dispersa e poi ritrovata, salva ma in stato choc, la nuora, Francesca Molfese di 39 anni.

L’episodio drammatico è accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 18.30, sulla strada realizzata dalla Provincia per bypassare la Sp 174 dopo il crollo parziale del vecchio ponte.

Le due donne, che viaggiavano a bordo di una Fiat Punto rossa, si sono trovate a percorrere il tratto molto accidentato nel pieno di un nubifragio, che ha riversato una notevole quantità di acqua proprio in quella zona e in pochi minuti.

Secondo una prima ricostruzione, pare che l’auto stesse percorrendo un tratto caratterizzato da una discesa molto ripida, seguita da una immediata salita. E’ uno dei pochi punti che la Provincia ha asfaltato, proprio per la presenza si questa criticità.Il dramma è accaduto in pochi minuti, quando l’utilitaria è arrivata nell’ansa di questa sorta di “U”, dove c’è sempre stato un ponticello basso, ovvero una sorta di tubo di drenaggio dell’acqua piovana, che si concentra in caso di pioggia. 

Ma il rigagnolo che segue il suo corso verso il fiume Cavone, si è trasformato in un vero torrente in piena, carico di fango e detriti, che ha riempito il ponte tracimando sulla sede stradale fino a trascinare l’auto fuori.

Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto in quei pochi minuti drammatici; forse le due donne hanno cercato di mettersi in salvo uscendo dall’auto, ma sono state a loro volta travolte dall’ondata. 

Secondo le prime indiscrezioni, pare che la sfortunata vittima non fosse in grado di nuotare, quindi è stata soffocata e trascinata a circa 400 metri dal luogo dell’incidente, dove i soccorsi l’hanno individuata intorno alle 21, due ore  mezzo dopo.

Concitate le fasi delle ricerche, scattate immediatamente dopo l’allarme e condotte da una task force di Vigili del fuoco, con la partecipazione dell’Unità fluviale di Matera, oltre a operai cantonieri, Protezione civile e carabinieri. 

La nuora, che probabilmente si è salvata in quanto capace di nuotare, è stata trovata poco dopo, mentre per la 64enne marconese non c’è stato scampo, il suo corpo senza vita è stato recuperato in tarda sera grazie all’ausilio di un elicottero dei carabinieri, che ha illuminato la zona, mentre un gommone di Vigili del fuoco si avvicinava per il drammatico recupero.Un particolare di servizio, ma poco rilevante a questo punto, è che la bretella è stata immediatamente chiusa al traffico e lo resterà per tutto il tempo delle indagini. 

Area basentana e Vald’Agri sono di nuovo isolate.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE