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Adduce piace di più della sua Amministrazione, ma una sua candidatura con una civica e non direttamente con il Pd farebbe più presa sull’elettorato. Così come il Partito Democratico sembra destinato a rimanere primo partito nella città di Matera.

Sono questi alcuni degli elementi che è possibile osservare nell’ambito del sondaggio che il Partito Democratico aveva commissionato lo scorso 5 di dicembre alla società SWG di Trieste e che è stato l’oggetto, come avevamo anticipato ieri, di una segreteria politica del Pd di Matera e ieri è stato ufficialmente diffuso dal segretario del partito Cosimo Muscaridola.

Interessanti alcuni aspetti singoli come ad esempio quello che riguarda l’appeal dei candidati con il Pd o accompagnati da una lista civica, Adduce prenderebbe in base al sondaggio più voti di Braia indicato come possibile concorrente o di Giovanni Oliva, altro nome speso nei mesi passati. Ma se come candidato Pd tra voti certi e probabili l’attuale sindaco di Matera partirebbe da un 31 per cento di preferenze, se fosse invece il candidato di una civica “Matera 2019” il suo gradimento e i suoi voti potenziali salirebbero fino al 41%. Un’indicazione molto interessante così come è interessante vedere che mentre l’Amministrazione nel suo complesso ha un gradimento che si pone attorno al 31 per cento, il gradimento personale del primo cittadino sale fin sopra il 51 per cento a dimostrazione di una sorta di distonia che viene in qualche modo individuata e che magari meriterebbe anche di essere indagata.

Importante è però segnalare che in quel 51 per cento che dà il proprio gradimento ad Adduce vi è anche un 49 per cento di indecisi che scende al 24 nel caso degli indecisi sul comportamento dell’Amministrazione comunale. A dimostrazione anche che i dati possono essere interpretati, come al solito in questi casi, in maniera alquanto diversificata ed eterogenea e che, soprattutto, il grado di indecisione nelle scelte ha ancora un ruolo di grande importanza e che caratterizzerà con ogni probabilità anche i mesi futuri.
Un no netto arriva poi, come già preannunciato ieri, nel caso di ricorso alle primarie con Adduce candidato. Il 27 per cento dice un no secco a cui bisogna aggiungere un “non è necessario” che si aggira al 39 per cento mentre un 32 per cento ritiene il ricorso alle primarie opportuno anche con la candidatura di Adduce.
Rispetto invece ad una serie di nominativi, tra i più conosciuti e noti in città a livello politico, che vengono considerati adeguati per la carica di sindaco Adduce ottiene il 23 per cento e stacca il secondo che è Angelo Tosto con l’11 per cento, in questo caso emerge ancora il grado di indecisione che tra “nessuno di questi” e “non saprei” prende un totale del 35 per cento di coloro che si sono espressi.

Importante anche sottolineare, ad esempio che di quel 23 per cento che sostiene Adduce come il più adeguato a fare il sindaco il 45 per cento cioè quasi un elettore su due è del Partito Democratico. Un’occhiata anche agli schieramenti nel suo complesso perchè se il Pd con il centrosinistra ma senza Socialisti e Verdi raggiungerebbe il 50 per cento solo il 16 toccherebbe a centrodestra e Movimento cinque stelle per una contesa che sarebbe apparentemente scontata ma che lascerebbe anche in questo caso una percentuale di indecisione complessiva che viene stimata al 19 per cento complessivo.

Ovviamente il sondaggio che risale a poco più di un mese fa indica una strada che il Pd di Matera intende battere e che porta alla candidatura di Adduce senza il passaggio obbligato per le primarie, ma sottolinea anche ed è il dato più eclatante la supremazia delle liste civiche rispetto agli schemi classici dei partiti.
Un dato che, del resto, ha caratterizzato con forze le ultime consultazioni elettorali nella città di Matera e che ha visto salire anche un certo tipo di proposta che va fuori dagli schemi precostituiti. In questo senso lo stesso Pd potrebbe pensare di affiancare alla lista di partito una civica legata al sindaco o al tema forte della prossima campagna elettorale cioè la capitale europea della cultura.

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