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La sede della giunta regionale della Basilicata

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POTENZA – Quanto spendono le Regioni italiane per oneri da contenzioso? La Basilicata sicuramente troppo: lo si legge in un report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, che, nell’ambito del progetto Pitagora, ha stilato una classifica dei costi sostenuti nel 2020 dalle Regioni (per questa voce di spesa non sono presi in esame i dati dei capoluoghi di Provincia in quanto in questo caso non comparabili) per il mantenimento dei loro uffici e delle loro strutture, con tanto di assegnazione di rating (ossia di classificazione).

Il risultato lucano

Basilicata e Abruzzo sono risultate le Regioni meno efficienti nelle spese sostenute per oneri da contenzioso. Sono le uniche a ricevere la C, il rating peggiore assegnato dalla speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana (per chi fosse interessato, sul sito internet www.adnkronos.com sono riportate tutte le tabelle e le cifre del rapporto).

Nello specifico, per questa voce, nel 2020, l’Abruzzo ha speso 10.259.406,25 e la Basilicata 29.274.764,81. Una cifra che per l’Abruzzo è quasi raddoppiata negli ultimi anni: ammontava a 5.723.869,71 nel 2017 e, dopo il lieve calo del 2018 (4.252.180,39), è balzata nel 2019 a 9.804.129,13, per poi salire ancora nel 2020.

Ma la Basilicata va molto peggio, dato che ha conosciuto una crescita esponenziale, passando dai 667.237,99 del 2017 e 570.358,58 del 2018, per poi cominciare ad aumentare nel 2019 arrivando a 2.756.751,73, e quindi esplodere nel 2020 con 29.274.764,81. Una spesa circa 43 volte superiore in soli cinque anni (in termini percentuali: un aumento del 4.300 per cento).

I termini

Per “contenzioso” – tanto per intendersi sui termini – si indicano le controversie tra il cittadino e l’amministrazione dello Stato. Per estensione, si chiama così anche il complesso di organi e provvedimenti che si occupano di questi temi. Le amministrazioni pubbliche contemplano al proprio interno un “ufficio del contezioso”, ossia la sezione che si occupa delle vertenze giudiziarie e delle pratiche legali connesse.

La ricerca

Il Centro Ricerche della Fondazione, analizza tutti i dati finanziari ufficiali dell’ente pubblico in questione e attraverso algoritmi di ricerca scientifica individua potenziali sprechi, ovvero spese critiche nei conti pubblici. Le spese dell’ente in relazione alle singole voci vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di “performance positiva” (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), “scostamento lieve” (quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più), “scostamento considerevole” (quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più), “spesa fuori controllo” (quando la spesa supera di oltre il 100% la spesa media). Il rating – che si basa esclusivamente su dati contabili oggettivi scevri da qualsiasi valutazione discrezionale – assegna alla migliore performance la tripla A, mentre alla peggiore viene attribuita la lettera C.

I primi della classe

Veneto, Emilia-Romagna e Marche sono le Regioni italiane più virtuose nelle spese sostenute per oneri da contenzioso. Sono le uniche tre ad aggiudicarsi il rating complessivo AAA nella speciale classifica elaborata dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana. In particolare, per questo tipo di spese, nel 2020 il Veneto ha speso 26.271,47 euro, l’Emilia-Romagna 78.804,83 e le Marche 25.806,00.

Tra le Regioni più efficienti per questa voce, con un rating compreso tra A e AAA, ne troviamo altre cinque con la doppia AA – Liguria (109.684,45 euro), Lombardia (720.746,69), Piemonte (2.403.274,56), Toscana (160.322,59), Umbria (100.279,98) – e una con la A, il Molise (561.311,19 euro).

La fascia di mezzo

Tra le Regioni con performance ‘intermedie’ figurano, invece, con BBB Lazio (13.159.796,09 euro), Puglia (8.691.651,08) e Sicilia (9.486.872,61), con la BB la Campania (18.006.887,72) e con la B la Calabria (13.445.687,28). Mentre risultano non comparabili per questa voce i dati di Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.

Le peggiori

E così si arriva alle dolenti note di Abruzzo e Basilicata, le meno efficienti, le uniche marchiate con una sonora C nella classifica pubblicata ieri dall’agenzia d’informazione Adnkronos. Al secondo posto, subito dopo la Basilicata, viene la Campania con una spesa di 18.006.887,72 euro nel 2020, seguita da Calabria (13.445.687,28), Lazio (13.159.796,09) e Abruzzo (10.259.406,25). Con una spesa compresa fra uno e 10 milioni troviamo poi: Sicilia (9.486.872,61), Puglia (8.691.651,08), Piemonte (2.403.274,56), Valle d’Aosta (1.373.967,77), Sardegna (1.103.023,41). Nelle Marche spesa più bassa in oneri contenzioso, 25.806 euro in 2020.

Le Marche sono la Regione italiana che, in valori assoluti, ha la minore spesa sostenuta per oneri da contenzioso: 25.806,00 euro nel 2020. Seguita dal Veneto con un valore di poco superiore: 26.271,47 euro. A decretarlo la speciale classifica dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana.

Subito dopo, fra le Regioni che spendono meno per questa voce, sempre in valori assoluti, si trovano (tutte con valori sotto il milione): Lombardia (720.746,69), Molise (561.311,19), Friuli Venezia Giulia (311.001,66), Toscana (160.322,59), Liguria (109.684,45), Umbria (100.279,98), Emilia-Romagna (78.804,83).

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