X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Altro stop per l’azienda Stellantis: a Melfi ferma di nuovo la produzione perché mancano i componenti. Evangelista (Fim Cisl): «Impossibile raggiungere gli stessi livelli del 2023»


POTENZA – Anche questa settimana, come già accaduto nelle precedenti da circa un mese, sarà “corta” per i lavoratori dello stabilimento Stellantis di Melfi. “Per sopraggiunta mancanza di componenti” – ha comunicato l’azienda ai responsabili delle organizzazioni sindacali -, l’attività produttiva nello stabilimento automobilistico sarà sospesa nell’intero sito produttivo dalle ore 6 alle ore 22 di oggi, venerdì 31 maggio.

«Ormai è chiaro che l’obiettivo di raggiungere nello stabilimento di Melfi almeno gli stessi livelli produttivi del 2023 non sarà possibile – spiega all’Agi il segretario regionale della Fim Cisl di Basilicata, Gerardo Evangelista -. Queste fermate, in aggiunta alle giornate non lavorative per singolo lavoratore e lavoratrice, penalizzano sempre di più tutti i lavoratori del sito automobilistico lucano».

Insomma, le notizie giunte a inizio settimana da Torino, dove i vertici della multinazionale hanno incontrato i sindacati – che pure hanno accolto con fiducia gli annunci sulla realizzazione dei nuovi cinque modelli auto a Melfi – non hanno modificato la situazione degli ultimi mesi circa le criticità della produzione nello stabilimento lucano. Una situazione che provoca anche decurtazioni agli stipendi dei dipendenti, già provati dall’attivazione di ammortizzatori sociali. E, naturalmente, non poca preoccupazione tra i dipendenti e i loro familiari.

Ma non solo. Lo stesso presidente della Regione, Vito Bardi, ieri al Tgr Basilicata, ha annunciato l’intenzione di voler «attivare un tavolo permanente» per lo stabilimento Stellantis di Melfi, una struttura che possa «monitorare costantemente» quanto accade nella “costola” lucana della multinazionale dell’auto.
Ciò non senza esprimere soddisfazione per quanto accaduto negli ultimi giorni. Il governatore aveva già avuto modo di dire che «il rilancio dell’industria automobilistica nel distretto di Melfi appare più concreto dopo la conferma della produzione anche della nuova versione della Jeep Compass con motore ibrido nel distretto di Melfi».

Bardi aveva però anche evidenziato che «l’importanza e la centralità del distretto di Melfi sia in termini di cultura industriale sia come complesso di competenze è un patrimonio che un Paese avanzato ha il dovere di custodire e valorizzare. Il nostro obiettivo è al contempo tutelare e salvaguardare la produttività ed i livelli occupazionali, agendo di concerto con il governo nazionale per mettere in campo tutti gli strumenti necessari a sostegno del settore e quelle misure straordinarie occorrenti per dare sicurezza alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’indotto».

Anche l’eurodeputata di FdI e ricandidata alle elezioni europee, Chiara Gemma, ha rimarcato che «Stellantis conferma il ruolo strategico dello stabilimento di Melfi. Naturalmente, il percorso di rilancio dell’automotive italiano è ancora lungo, ma con Stellantis si sono fatti importanti passi avanti e l’Italia può tornare ad avere un ruolo a livello internazionale e affrontare il rallentamento del mercato dell’elettrico in Italia e in tutta Europa».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE