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Paolo Campanella; a destra il terreno con la piscina dei Campanella visto dall’alto

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POTENZA – Una piscina abusiva nella proprietà di famiglia rischia di costare l’arresto e la sospensione dall’incarico al primo cittadino di Castelluccio Inferiore, Paolo Campanella.

E’ attesa a giorni, infatti, la decisione del Tribunale del riesame di Potenza sul caso che gli è stato sottoposto dalla Procura della Repubblica di Lagonegro.

Nel mirino del procuratore Gianfranco Donadio e del pm Francesca Fresch c’è proprio Campanella, a cui a fine marzo è stata già notificata per questa stessa vicenda un’ordinanza che lo obbliga a firmare 3 volte a settimana in caserma.

Poco convinti del provvedimento disposto dal gip di Lagonegro, gli inquirenti hanno deciso di fare appello al Riesame, ribadendo la richiesta di una misura cautelare più stringente, per prevenire il rischio di inquinamento probatorio. Di qui l’udienza, che si è tenuta nelle scorse settimane, e la camera di consiglio da cui i giudici dovrebbero uscire a breve con un verdetto.

In caso di accoglimento dell’appello l’ordinanza del Riesame non sarà efficace in attesa di un eventuale ricorso in Cassazione di Campanella. Contattato dal Quotidiano, però, il primo cittadino non è sembrato preoccupato da questa evenienza e ha sottolineato che nel frattempo è sopravvenuta anche la chiusura delle indagini, quindi le esigenze cautelari sarebbero automaticamente venute meno. Quanto al resto ha preferito non rilasciare dichiarazioni in attesa della decisione.

I sospetti sulla piscina dei Campanella erano esplosi sul finire di due anni fa a Castelluccio dopo un’attenta segnalazione della minoranza in Comune sulle verifiche avviate dall’amministrazione. Verifiche che avevano portato a un’ordinanza di demolizione e un’istanza di condono da parte dell’anziana madre del primo cittadino, proprietaria degli immobili in questione, dove risiede assieme al figlio e la sua famiglia.

Dall’inchiesta della procura di Lagonegro è emerso, in realtà, che sul terreno di famiglia sarebbe stata realizzata una vera e propria «lottizzazione abusiva (…) mediante l’esecuzione di un’insieme di opere abusive (…) comportanti il mutamento d’uso urbanisticamente rilevante di un terreno agricolo (…) con conseguente passaggio dalla categoria agricola (…) alla categoria edilizia residenziale».

In particolare tra le opere abusive è stato identificato l’ampliamento di un preesistente fabbricato rurale da cui è stata ricavata un’abitazione di 237 metri quadrati di superficie, con una tettoia metallica, pure abusiva. Poi ci sono anche la piscina, lunga 10 metri per 5 di larghezza, un locale interrato di 40 metri quadri di superficie, un magazzino di 60 metri quadri di superficie, un altro fabbricato adibito ad abitazione, ancora un deposito e la strada di accesso.
Nell’inchiesta risultano indagati anche il fratello e la madre del primo cittadino, ma anche alcuni tecnici e funzionari comunali che avrebbero omesso la notifica ai primi dell’ordine di demolizione, benché «fruitori effettivi degli immobili abusivi».

Campanella, che di mestiere fa il geometra e si occupa di direzione dei lavori in cantieri sparsi in tutta Italia, è stato eletto nel 2016 guidando una lista civica «apartitica ed equidistante», nonostante i suoi trascorsi nel centrodestra. Nel 2002 era già stato per un breve periodo consigliere comunale candidandosi col suo predecessore Giordano, considerato vicino all’ex governatore Pd, Marcello Pittella, che ha poi sconfitto alle ultime consultazioni.

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