X
<
>

Il luogo dell'incidente

Condividi:
3 minuti per la lettura

SANT’ARCANGELO (POTENZA) – Ancora sangue lungo le strade lucane, per un incidente costato la vita a un lavoratore originario di Sant’Arcangelo.

Rocco Paradiso, classe 1962, è morto all’ospedale San Carlo di Potenza dove era stato trasportato in seguito a un incidente avvenuto ieri mattina, poco prima delle 6 di ieri mattina, lungo la Fondovalle dell’Agri, che la vittima stava percorrendo per recarsi al Centro olio di Viggiano, dove lavorava come vigilante per un istituto potentino.

Da quanto abbiamo appreso, per cause in fase di accertamento, lungo la Fondovalle dell’Agri, all’altezza del bivio per San Brancato di Sant’Arcangelo, due auto si erano scontrate frontalmente e i due conducenti erano rimasti feriti: uno più lievemente, ma anch’egli era stato portato al San Carlo. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, i carabinieri ed i vigili del fuoco di Villa d’Agri. Il traffico era stato bloccato temporaneamente. Sono state tante le reazioni e i messaggi di cordoglio successivi a questo ennesimo tragico evento che ha interessato un’arteria della Regione.

«Ho saputo ed è stata una notizia terribile che colpisce un’intera comunità», ha commentato Salvatore La Grotta, sindaco di Sant’Arcangelo. «Era una persona molto conosciuta e stimata in paese – ha aggiunto il primo cittadino – e a nome di tutta la comunità, esprimo il nostro cordoglio alla famiglia. Ci uniamo tutti al loro dolore. Non conosco la dinamica dell’incidente, tuttavia, anche in considerazione della viabilità, la raccomandazione è di essere sempre prudenti».

Il cordoglio e la denuncia di Filcams Cgil e Uiltucs

Cordoglio anche da Filcams Cgil, UilTucs, che in una nota hanno denunciato come «le condizioni di lavoro degli addetti alla vigilanza vadano riviste con urgenza». Inoltre, le sigle sindacali hanno chiesto «l’intervento delle istituzioni locali e dei committenti affinché si verifichi il rispetto dei contratti».

«La Filcams Cgil e la UilTucs – si legge ancora nel comunicato – nello stringersi al dolore dei familiari, sottolineano con forza ancora un volta come le condizioni di lavoro degli addetti alla vigilanza vadano assolutamente riviste con urgenza. Appena una settimana fa siamo scesi in piazza per sollecitare l’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto del settore, atteso da oltre sei anni. Chiediamo alle istituzioni, ai committenti e a quanti hanno un ruolo nel comparto, di fare il possibile perché il tavolo venga riaperto e si possa arrivare finalmente a una dignitosa conclusione del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale».

«Una situazione aggravata ancor più a livello locale dalla mancata applicazione dei diritti previsti dal contratto collettivo nazionale del lavoro dagli istituti di vigilanza e di cui purtroppo incidenti di questo tipo sono la conseguenza. Dalla turnazione di 12 ore – evidenziano ancora i sindacati – al mancato rispetto del monte ore, dal mancato rimborso spesa per il rinnovo del porto d’armi a quello chilometrico per gli spostamenti al poligono di Eboli, nonostante la presenza del più vicino poligono autorizzato a Moliterno».

«Ancora, la formazione non retribuita e la mancata sanificazione sia della automobili aziendali che degli ambienti di lavori. Molti gli addetti che denunciano di essersi viste scalate delle ferie senza averle effettivamente consumate. Criticità che si verificano in quasi tutti gli istituti di vigilanza della Basilicata, ma in particolar modo alla Cosmopol e in SicurItalia. Chiediamo pertanto con urgenza l’intervento delle istituzioni locali e dei committenti, affinché si verifichi il rispetto dei contratti».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE