X
<
>

I volontari della Pro loco di Sarconi

Condividi:
3 minuti per la lettura

Un folto gruppo di volontari impegnati per la sagra del fagiolo Igp, a Sarconi dal 18 e 19 agosto. Come spiega il presidente della Pro Loco, il segreto del successo è proprio «lo spirito di unione della comunità»

SARCONI – Sono «circa 200 i volontari che operano nei giorni precedenti per organizzare e gestire al meglio l’evento». Così il presidente della Proloco locale, Camillo Fortunato racconta l’impegno e la volontà per predisporre una delle sagre più longeve del territorio lucano, è la rinomata sagra del fagiolo di Sarconi Igp che come ogni anno prenderà il via il 18 e 19 agosto. Quarantadue anni di tradizione, gastronomia, folklore e musica. Una due giorni di buona cucina, spettacoli e tanto divertimento per celebrare insieme il prodotto simbolo del territorio lucano, sua maestà il fagiolo. Trentamila i visitatori dell’edizione precedente con consumo di prodotto secco di fagioli Igp tra gli 8 e i 10 quintali in due sere.

Presidente, qual è la formula vincente di una sagra così longeva, giunta ormai alla sua 42esima edizione?

«La formula vincente senza ombra di dubbio e da rintracciare sempre nello spirito nell’unione di intenti che la comunità di Sarconi dimostra di avere in occasione di questo grande evento che ci permette appunto di ospitare in un borgo così piccolo migliaia di visitatori.

Rispetto agli anni precedenti, quali saranno le novità?

«Oltre al consolidato format dell’itinerario gastronomico, del ristorante a cielo aperto che si snoda all’interno dei vicoli del centro storico di Sarconi, che vede appunto questo ricco menù a base di fagiolo Igp dall’antipasto al dolce, quest’anno possiamo dire che la sagra comincerà prima rispetto al passato, una lounge-area accoglierà in villa comunale il visitatore, che in attesa del taglio del nastro e dell’apertura dell’itinerario gastronomico previsto per le 20, potrà gustare un ottimo aperitivo con proposte food and beverage a base di fagiolo accompagnato da una bollicina o un cocktail».

Quante persone-volontari vengono coinvolti ogni anno per l’organizzazione?

«Circa 200 volontari operano nei giorni precedenti all’evento per organizzare e gestirla al meglio. Un bilancio della sagra precedente. Circa 30.000 visitatori nelle due sere con circa 13.000 piatti distribuiti nell’edizione 2022 con un consumo di prodotto secco di fagioli GP tra gli 8 e i 10 quintali in due sere. Abbiamo un mercatino di prodotti enogastronomici che vede coinvolti circa 20 espositori, una decina di punti di artigianato locale e 15 artisti e gruppi musicali cha animano il percorso. Non possiamo non menzionare i concerti finali di entrambe le sere in piazza Aldo Moro che quest’anno vedranno esibirsi il 18 agosto gli Alla Bua, un famoso gruppo musicale salentino mentre il 19 concerto conclusivo del famoso rapper napoletano Clementino. Altro dato molto importante è legato al livello di occupazione delle strutture ricettive dell’intero comprensorio della Val d’Agri che in concomitanza del nostro evento fa registrare il sold-out».

Cosa attende al turista che raggiungerà il vostro piccolo borgo nei due giorni della sagra?

«Il turista che decide di passare questa due giorni in nostra compagnia deve aspettarsi la magia di una sagra che resta di paese per la suggestione dei vicoli in cui si svolge, ma che in realtà è molto di più perché oltre all’aspetto enogastronomico che resta il punto cardine, diventa un vero e proprio evento a trecentosessanta gradi dando la possibilità di godere di spettacoli musicali di allestimenti scenografici tutto all’insegna del divertimento, del folklore e chiaramente della buona cucina».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE