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«NON so spiegare perché vengo a vivere a Torino. Potrei trovare tanti motivi razionali, ma la scelta vera non si spiega. E’ una sensazione. Senti che quello vuoi fare, e lo fai».  Rocco Papaleo si confessa in una lunga intervista alla Stampa. «Alla verde età di 58 anni – scrive Gabriele Ferraris –, un attore e regista di successo decide di lasciare Roma, la capitale, e trasferirsi a Torino. Ha comperato una bella casa dalle parti di corso Massimo, e la sta ristrutturando». Com’è nato il tuo rapporto con Torino?, gli chiede l’intervistatore. Risposta: «E’ stata Luciana Littizzetto a farmela scoprire, mentre giravamo “E’ nata una star?”. E ogni volta che vengo qui, succede qualcosa che mi conferma che ho fatto la scelta giusta. Metti ieri sera: andiamo a una festa, con Luciana, e alla festa c’è una barista che mi chiede l’autografo e mi recita a memoria una mia poesia. Mia, capisci? E’ l’unica poesia che ho scritto, e mi è sembrato meraviglioso che lei la conoscesse, non mi era mai successo. No, davvero: a me non dispiace essere riconosciuto, fare i selfie, gli autografi. E’ nella logica di questo mestiere. Però mi colpiscono la discrezione, il rispetto, la conoscenza del mio lavoro. Poi, riaccompagnando a casa Luciana, siamo arrivati alla Gran Madre e mi si è aperta davanti piazza Vittorio: beh, ti toglie il fiato». 
Insomma da Lauria all’ombra della Mole il passo non è stato certo breve. In mezzo c’è il successo e la notorietà di quella che è diventata una delle “maschere” più apprezzate della lucanità sul grande e piccolo schermo. Negli ultimi anni Papaleo ha vissuto a Roma: «Cambiare città a 58 anni significa rimettersi in gioco, reinventarsi. E guarda, io sono appagato, ho avuto molto dalla vita. Ma qui, a Torino, mi sento più libero di essere me stesso, è un cambio di prospettive, persone, abitudini… Nessuno si aspetta che io sia come si aspettano, insomma, che faccia il Papaleo».
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