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Dalle 21,30 la presentazione del nuovo disco “Canzoni della Cupa” in piazza Mario Pagano per i festeggiamenti in onore di San Gerardo

di FRANCESCO ALTAVISTA

POTENZA – Il Potenza folk festival di quest’anno sarà senz’altro ricordato a lungo. Questa sera alle 21,30 circa Vinicio Capossela presenterà il nuovo disco “Canzoni della Cupa” introdotto dalla giornlista di Radio RaiUno Timisoara Pinto e con l’organizzazione dei Portatori del Santo. E’ un evento nell’evento – se si pensa che arriva con un mese di anticipio del via al tour ufficiale, il 28 giugno a Roma – che porterà una luce inaspettata alla già interessante e bella festa patronale del capoluogo. L’ultima volta che Vinicio si è esibito a Potenza, fu il 18 novembre del 2011, con un tour storico quello di “Marinai, profeti e balene”. Aprì con tutta la band il “Festival città delle cento scale” e l’auditorium del conservatorio si trasformo nel ventre di una balena. Fu una data storia e uno spettacolo imperdibile. La “quasi sorpresa” di questa sera sarà l’occasione di assaggiare il nuovo Vinicio, quello che finalmente dopo 13 anni è riuscito a completare un lavoro enorme legato alla “Polvere” e al “Buio”, questi i nomi delle due parti del suo ultimo album.

E’ stata proprio una scelta di Vinicio quella di esibirsi all’interno del Folk festival e dovrebbe anche fare altri annunci che riguardano la Basilicata. Una terra sempre di più legata alla storia artistica e personale del maestro che oltre alle sue note e profonde amicizie con il popolo pignolese, ha inserito nelle “Canzoni della cupa” la collaborazione con Antonio Infantino, con lui anche sul palco del concertone del Primo Maggio a Roma. Sarà ancora di più una grande festa, vista anche l’attitudine e la passione di Vinicio per le feste popolari, quelle di pancia, dove ci si “sponza” di sudore. Non fu proprio carino con la città di Potenza l’ultima volta, quando con una battuta ha fatto storcere il naso a qualcuno. Ma Vinicio si può permettere di tutto, anche di dire che a Potenza, quando si parla di mare si pensa solo “baccalà”. Questa fu più o meno la boutade del maestro. In quell’occasione fece volare addirittura dei corvi sopra il palcoscenico, regalando come detto qualcosa di unico. Unico sarà anche questa volta: ha scelto Potenza e una festa se pur colorata e piena di entusiasmo, diventerà leggenda.

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