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Il luogo del ritrovamento del corpo

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SAN PIETRO LAMETINO (CATANZARO) – Le ricerche del piccolo Nicolò si sono concluse. I soccorsi, che in questi giorni si sono avvalsi anche di georadar (LEGGI LA NOTIZIA), hanno individuato il corpicino del bambino scomparso dallo scorso 5 ottobre quando a seguito della forte ondata di maltempo erano deceduti la madre Stefania Signore e il fratellino di 7 anni (LEGGI LA CRONACA DELL’APOCALISSE DI PIOGGIA DEL 5 OTTOBRE). Il corpo è stato ritrovato Il piccolo ritrovato, sepolto da una coltre spessa di fango, a circa 500 metri a monte dal punto di ritrovamento della mamma.

I funerali della mamma e del fratellino di Nicolò, previsti inizialmente per oggi (LEGGI LA NOTIZIA), sono stati rinviati a domani per consentire la presenza anche della salma del piccolo.

Le verifiche durante il giorno sono state effettuate, oltre che con il georadar, anche dal nucleo Sapr (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) che controlla, attraverso l’utilizzo di droni, ogni zona ove i normali mezzi di soccorso possono trovare impedimenti o limitazioni.

Sul posto si è recato anche il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio.

Secondo la ricostruzione di quanto è accaduto, Stefania Signore ed i due figli furono sorpresi dal nubifragio mentre stavano rientrando in auto nella loro abitazione di Gizzeria. La donna, colta dal panico, scese dalla vettura, insieme ai due figli. La furia del nubifragio, però, le strappò dalle braccia il piccolo Nicolò e trascinò via la donna e l’altro figlio, i cui corpi furono trovati dopo alcune ore ad alcune centinaia di metri dal punto in cui fu rivenuta l’automobile della donna. Del corpo del piccolo Nicolò si era invece persa ogni traccia, fino al ritrovamento di stamattina. Stefania Signore, nel momento in cui fu sorpresa dal nubifragio, aveva appena prelevato i figli dall’abitazione dei suoceri dopo avere finito il suo turno di lavoro in un call center.

A trovare il corpo del piccolo Nicolò è stato il volontario Antonio Priamo (NELLA FOTO) di Lamezia Terme attivo sul posto con un’escavatore di una ditta lametina, come detto l’uomo ha trovato il bimbo sepolto sotto una spessa coltre di fango.

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