X
<
>

Passeggiata sul lungomare di Reggio Calabria

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – La Calabria torna in zona gialla e così, dopo mesi, tornano ad essere imbanditi tavoli e tavolini di bar e ristoranti che dispongono di uno spazio all’aperto.

Già da domenica, a dire il vero, complice la bella giornata con temperature estive, in molte zone si sono registrate presenze soprattutto lungo le zone costiere, compreso i primi bagni in mare.

A partire da oggi, invece, in tanti hanno approfittato della zona gialla per tornare a fare colazione comodamente seduti al tavolino o per andare a pranzo, anche se questa “concessione” riguarda solo quei locali che dispongono di uno spazio all’aperto, così come previsto dall’attuale sistema di restrizioni.

Un meccanismo che lascia, quindi, immutata la chiusura di molti altri esercizi, scatenando la rabbia degli esercenti: «È paradossale – ha detto Franco, titolare di un bar nel centro di Cosenza – che io, che non ho possibilità di mettere un tavolo all’esterno, non posso ricevere i clienti al bancone, ma al banco dei salumi nei supermercati le persone possono andare e non c’è alcun controllo».

Non manca anche chi ha provato a promuovere iniziative diverse con la riapertura, come i locali dedicati agli aperitivi serali che hanno scelto in larga parte di aprire dopo le 17, sperando nella voglia dei ragazzi di voler stare all’aperto e anticipare l’orario dell’aperitivo.

Secondo Francesco Chirillo, delegato regionale ristoratori Confesercenti Calabria, «la zona gialla è solo un espediente per limitare la pressione popolare che stava montando dal basso. Con queste norme – ha detto a LaPresse – il Governo ha fatto una clamorosa discriminazione tra locali con e senza dehors. L’ottusità del provvedimento è palese verificando che nella precedente zona gialla bar, ristoranti e pizzerie potevano servire all’interno a fronte di un Rt molto più alto; oggi che i numeri sono bassi si impedisce di lavorare a centinaia di migliaia di ristoratori ormai alla canna del gas. Tra questi i locali all’interno dei centri commerciali, una delle zone più sicure per via dei controlli di temperatura alle entrate, della vigilanza all’interno e da numeri che non hanno mai registrato alcun focolaio in alcuna struttura d’Italia. Per questo – ha concluso – domani, martedì, parteciperemo alla chiusura simbolica di 15 minuti di tutti i negozi nei centri commerciali nazionali».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE