X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Il capo ultras di Catanzaro, e consigliere comunale di maggioranza, Andrea Amendola, ha ottenuto lo stadio “Ceravolo” del capoluogo calabrese per il ricevimento del suo matrimonio, la sera del 12 luglio prosssimo, invitati anche tifosi italiani e stranieri, ma scoppia la polemica.

Ed è per questo che lo stesso Amendola ha voluto fornire una propria chiave di lettura su quanto sta avvenendo: «Io penso che il mio matrimonio, il coronamento di una storia d’amore tra due ragazzi che hanno la passione per il calcio e per la propria squadra, debba essere visto solo come un messaggio positivo», dice in una nota diffusa sabato. 
«Lo stadio, che tutti associano all’immagine di un luogo di violenza e di scontro – sottolinea Amendola – diventa il tempio di un gesto di amore, forse il più grande in assoluto, quello che trasforma due persone in una famiglia. E’ la prima volta in assoluto, in Europa, che il ricevimento di un matrimonio viene celebrato sul tappeto verde di uno stadio. Ci saranno delegazioni di ultras della Fiorentina, del Brescia, del Barletta, dell’Olbia, del Siracusa, della Reggina, perfino dell’Atletico Madrid e del Salisburgo. Anche all’estero siamo conosciuti come ultras determinati e passionali: la nostra coreografia dei 40 anni è stata premiata da una rivista francese come una delle sette più belle d’Europa. Tutti verranno a portare un messaggio di passione sportiva e di competizione che si concilia con il rispetto e con l’amore. Mi dispiace che alcuni non abbiano colto questo messaggio o peggio l’abbiano voluto strumentalizzare». 
Amendola, dunque, respinge le polemiche: «Se avessi voluto ostentare “importanza” avrei potuto celebrare il matrimonio in Villa Margherita, a due passi dal Comune. Ma io – afferma – non sono un politico, sono solo un ragazzo che vuole dare voce ai giovani che praticano lo sport e che hanno la grande passione per i colori giallorossi. Sono sicuro che anche il presidente del Catanzaro calcio, Cosentino, superato qualche iniziale malinteso, sarà protagonista di una bella pagina per lo sport catanzarese e, forse, italiano. Ringrazio infine il sindaco, la giunta e tutti i consiglieri comunali – conlude Amendola – che hanno condiviso questa idea che poi potrà essere ripetuta ogni anno, nel mese di luglio, da tutte quelle coppie che si amano e che amano il calcio».
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE