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COSENZA – Denise Galatà è morta per annegamento. A stabilirlo è stato l’autopsia effettuata ieri mattina presso la sala autoptica dell’ospedale “Giannettasio” di Corigliano Rossano. La causa del decesso di Denise Galatà, la studentessa diciottenne di Rizziconi trovata morta mercoledì pomeriggio per essere stata, martedì pomeriggio, sbalzata fuori da un gommone mentre faceva rafting sul fiume Lao insieme ad altri studenti del liceo linguistico di Polistena, è stata dovuta a insufficienza respiratoria che ha causato asfissia.

A certificarlo è stato il consulente della Procura di Castrovillari, l’anatomopatologo Biagio Solarino, dell’università di Bari, nominato ieri mattina, nonostante il giorno festivo, dal sostituto procuratore, Simona Manera, che coordina le indagini insieme al Procuratore Alessandro D’Alessio.

Al conferimento dell’incarico peritale hanno partecipato anche l’avvocato Carmela Macrì di Cinquefrondi legale dei familiari di Denise Galatà, e gli avvocati Roberto e Lorenzo Laghi, difensori del sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, e gli avvocati Angela Bellusci, Leonardo Fortunato in sostituzione dell’Avv. Riccardo Rosa e Assunta Gioia, in difesa di alcuni degli altri indagati.

Nel corso dell’esame autoptico è stato, altresì, rilevato sul corpo della diciottenne un politrauma e il professor Solarino ha proceduto anche al prelevamento di alcuni campioni di tessuti per gli esami tossicologici. All’esame autoptico, andato avanti per circa 3 ore, ha partecipato anche il medico legale Giuseppe Maurelli, perito di parte nominato dal sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, iscritta nel registro degli indagati insieme ad altre nove persone presenti nel mondo del rafting del territorio come responsabili delle associazioni sportive e/o guide.

Com’è noto la Procura della Repubblica di Castrovillari oltre ad aver disposto il sequestro dei presidi di sicurezza che le associazioni sportive di rafting hanno messo e mettono a disposizione degli escursionisti, hanno iscritto sul registro degli indagati 10 persone. Certamente questo è stato un atto dovuto per dare modo agli indagati di nominare eventuali periti di parte alle all’esame autoptico disposto dalla Procura sul corpo di Denise Galatà. L’avvocato Roberto Laghi, del foro di Castrovillari, difensore del sindaco di Laino Borgo, in una dichiarazione, dopo aver espresso le più sentite condoglianze ai familiari per la grave sciagura subita, ha escluso qualsiasi responsabilità della sua assistita.

“Penso di interpretare i sentimenti dell’intero territorio, nell’esprimere profondo dolore per l’accaduto e sincera solidarietà alla famiglia di Denise Galatà. Non vi è dubbio – ha sostenuto l’avvocato Roberto Laghi – che nessun addebito possa muoversi nei confronti della dottoressa Mariangelina Russo che ha sempre impostato le funzioni istituzionali nel rigoroso rispetto di ogni normativa e della sicurezza di quanti abitano o frequentano il territorio del Pollino. Non c’è dubbio che le indagini escluderanno ogni responsabilità a carico della stessa, il cui nome risulta iscritto sul registro degli indagati esclusivamente perché trattasi di atto dovuto rispetto al necessario accertamento irripetibile autoptico. Confidiamo pertanto – ha concluso Roberto Laghi – nella grande professionalità dei magistrati che si occupano delle indagini”.

Sembrerebbe che la Procura, già nel pomeriggio di ieri, abbia disposto il dissequestro della salma. Sicché nella giornata di oggi, i familiari, gli amici, i conoscenti e quanti lo vorranno, potranno dare l’ultimo saluto alla giovane Denise.

I funerali si svolgeranno domenica 4 giugno a Rizziconi.

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