X
<
>

Clemy Spinelli

Condividi:
2 minuti per la lettura

BELVEDERE MARITTIMO (COSENZA) – Clementina Spinelli avrà una nuova carrozzella. Una buona notizia per la 34enne di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, vittima, nelle scorse settimane, del furto (e della distruzione) della sedia a rotelle che a Siena, dove vive, le permetteva di muoversi liberamente, senza l’aiuto di nessuno.

Contestualmente alla comunicazione relativa all’identificazione del sedicenne che avrebbe, probabilmente insieme ad altri coetanei, realizzato l’atto vandalico, è arrivata, dunque, pure quella relativa alla carrozzella.

«Sono molto contenta, non dovrò aspettare i tempi tecnici dell’Asp per avere una nuova sedia – commenta la ragazza, studentessa di Archeologia nella città toscana -, e ciò significa che potrò tornare quanto prima a casa, nella mia seconda casa». Già rassicurata dal governatore Roberto Occhiuto e dall’assessore regionale alle Politiche sociali Tilde Minasi sul «sostegno di alcuni benefattori calabresi», alla giovane belvederese è arrivata poi conferma. «Ho intrattenuto una lunga e bella conversazione con l’imprenditore Caffo, produttore dell’Amaro del Capo, e lo ringrazio pubblicamente per essersi messo a completa disposizione».

Ma la gara di solidarietà non finisce qui. «Si sono mobilitati per l’acquisto della carrozzella elettrica – prosegue Clemy Spinelli – anche i giocatori del Siena Calcio, l’amministrazione senese e persino professori universitari de L’Orientale di Napoli: tutto ciò mi rende davvero felice e grata».

Nel frattempo, Clemy (questo appunto il soprannome della ragazza) ha già fatto sapere di aver proceduto penalmente nei confronti del presunto responsabile dell’illecito, denunciandolo per mezzo dei suoi legali Nerina Scorza e Ugo Massimilla. E ha pure raccontato di aver avuto modo di rintracciare e contattare la persona che, a Siena, durante la notte tra il 20 e il 21 luglio, accorgendosi dei movimenti sospetti intorno alla sua carrozzina, ha lanciato per primo l’allarme, allertando le forze di Polizia: purtroppo, però, era troppo tardi. «La carrozzella – ribadisce Spinelli – è stata completamente sfasciata: ne ho visto le foto, mi sono sentita senza gambe». Nonostante l’amaro, ora però si procede a scrivere una nuova, e si spera più fortunata, storia.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE