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Mario Franchino

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COSENZA – «Sono fuori da questa corsa per motivi tecnici, ho richiesto la documentazione e credo che saprò ancora meglio perché sono stato escluso, ma non c’è dubbio che i motivi sono politici».

Lo ha detto Mario Franchino, rappresentante della corrente dei Ricostituenti del Pd, a margine di una conferenza stampa convocata a Cosenza per spiegare i motivi alla base dello stop imposto dal partito alla sua corsa alla guida della segreteria dem.

«Ho partecipato alla competizione – ha poi aggiunto Franchino – non per velleità personali, ma per aprire un dialogo all’interno del partito. Sono tre anni che abbiamo un commissario e c’è stata solo un’assemblea provinciale a Cosenza, tra l’altro piuttosto animata, ma unico momento di discussione degli ultimi anni. I tre anni del commissario sono stati tre anni di fallimentari. Abbiamo perso due volte alle elezioni Regionali in maniera eclatante ed abbiamo perso le provinciali e in comuni importanti come Crotone e San Giovanni in Fiore. Il Pd è un partito in difficoltà e con la chiusura della fase, che definirei, nefasta spero si possa camminare insieme al nuovo segretario Nicola Irto».

Sul ricorso presentato, Franchino chiarisce che ci sono «diversi i ricorsi sul tavolo, oltre al mio – ha poi concluso Franchino – mi hanno informato della presenza di quelli avanzati dai circoli su presunti problemi legati al tesseramento. Entro oggi mi avevano assicurato delle risposte, ma ancora non ho sentito nessuno».

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