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Un treno per l'alta velocità

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«STIAMO facendo degli approfondimenti per il lotto 2, su un tracciato più vicino alla costa tirrenica calabrese»: un tracciato che «non sarà un quadruplicamento» dei binari esistenti, ma una linea nuova. Nell’ambito di questo studio «si stanno valutando connessioni e interconnessioni con la linea storica, compresa Scalea». A dirlo l’ingegner Marco Marchese, responsabile della direzione investimenti di Rfi per Calabria e Sicilia, nel corso del secondo incontro del Dibattito pubblico sul tracciato Romagnano-Buonabitacolo-Praia a Mare della nuova Alta velocità Salerno-Reggio. Un appuntamento che ha visto approdare sul tavolo le prime richieste e le perplessità dei territori rispetto alla scelta di un tracciato che ha lasciato dietro di sé non pochi malumori.

I DUBBI DEI TERRITORI SULL’ALTA VELOCITA’

In Campania, residenti e Comuni del Cilento non hanno preso bene la scelta di un itinerario interno (funzionale al collegamento con la linea per Potenza) al posto del percorso costiero. Né è andata giù a tutti la decisione di proseguire e attestarsi a Praia: Sapri e Maratea speravano di poter essere ‘capolinea’ del lotto. In Calabria, invece, si guarda soprattutto al dopo Praia. C’è una fetta di Alto Tirreno che ha paura di restare esclusa nel prossimo futuro, quando si proseguirà da Praia verso sud. Mentre Cosenza e la costa jonica – da quando il ministero ha fatto sapere che la nuova alta velocità in regione non seguirà il tracciato interno, passando attraverso il Pollino e arrivando alle porte di Cosenza – difendono la scelta originaria che vedeva i binari della nuova alta velocità proseguire, nel lotto 2, verso Tarsia. «Rfi non si innamora di un tracciato. Le scelte sono sempre l’esito di analisi costi-benefici, valutazioni tecniche, esami di dati trasportistici» ha detto Marchese, assicurando che l’itinerario scelto è quello che garantisce maggiore efficienza e sostenibilità. Senza dimenticare l’accessibilità del territorio. Nel caso dell’alto Tirreno cosentino, ad esempio, Rfi ha spiegato che si stanno valutando le interconnessioni con la linea storica

ALTA VELOCITA’: SCALEA, PRAIA E DIAMANTE

«Noi siamo tra i Comuni che hanno chiesto di rivedere i tempi del dibattito pubblico – spiega, intervenendo all’incontro, il presidente del Consiglio comunale di Scalea Gaetano Bruno – Perché non sappiamo cosa accadrà dopo Praia, gli operatori sono preoccupati». È chiaro che Scalea, come il resto dei Comuni del Tirreno, apprezza che per il dopo Praia si sia optato per l’itinerario costiero e non per quell’interno, ma è la scelta di Praia come ‘stazione finale’ che preoccupa. «La stazione è dentro la città, si rischia un imbuto in entrata e uscita» spiega Bruno. Che chiede poi a Rfi di valutare un’altra fermata sul lotto successivo, prima di approdare a Paola. «Non dico a Scalea, troppo vicina a Praia, ma si potrebbe optare per Santa Maria del Cedro o Diamante, che sono sulla statale 18 e sono più facili da raggiungere dal territorio» spiega. «Stiamo valutando una serie di connessioni e interconnessioni, anche con Scalea, che presenteremo poi al ministero» risponde Marchese. D’altra parte la linea storica – l’attuale ‘alta velocita’ – non sarà abbandonata. «Gli investimenti per il miglioramento della linea e la protezione della costa proseguiranno» dice Pietro Bruni, della Direzione investimenti di Rfi.

IL DOPO PRAIA DELL’ALTA VELOCITA’

Il lotto Romagnano-Praia non arriva alla stazione ferroviaria della cittadina tirrenica in realtà. Da progetto si ferma 800 metri prima. Da qui in poi, come anticipato dai tecnici Rfi, dovrà partire, lungo l’asse costiero, il lotto 2, in direzione Paola. Ma nel frattempo? La nuova (e vera) alta velocità, una volta realizzato il lotto, si fermerà nel nulla, a poco meno di un chilometro dalla stazione di Praia? Non proprio. Da qui – hanno spiegato i tecnici di Rfi – potrà partire una interconnessione che scende verso la costa e la linea storica. Per capirci, in futuro una Freccia, superata Paola, potrà proseguire lungo il tracciato nuovo dell’alta velocità o lungo l’itinerario attuale. Dipenderà dai programmi di esercizio del gestore.

I TEMPI DI PERCORRENZA DELL’ALTA VELOCITA’

L’obiettivo della nuova alta velocità è quello di portare sotto le quattro ore il tempo di percorrenza tra Roma e Reggio, oggi attestato sulle cinque ore. E già il solo lotto Romagnano-Praia, hanno spiegato i tecnici di Rfi, potrà dare un primo importante contributo. «L’attuale infrastruttura sull’asse Salerno-Reggio soffre di forti limiti di velocità su due tratti: l’Agropoli-Praia e il Gioia-Reggio» ha detto Bruni. Qui, per ragioni di tracciato, si viaggia pressoché sotto i 150 chilometri orari. Il nuovo lotto, che rimpiazzerà l’attuale Agropoli-Praia, garantendo il doppio della velocità, promette già di accorciare il tempo di viaggio.

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