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Sandro Principe

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COSENZA – Si torna a parlare di area urbana. Questa volta a inserirsi nell’annoso dibattito è il consigliere comunale di Rende Sandro Principe che commenta le recenti “evoluzioni” sulla questione.

«Nei giorni scorsi si sono incontrati a Palazzo dei Bruzi i sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero, per parlare di servizi comuni e di area urbana. La notizia è senz’altro positiva e fa ritenere che l’evento sia dovuto alla volontà politica del nuovo sindaco di Cosenza, giacché quello di Rende, in perfetto accordo con l’ex sindaco Mario Occhiuto, aveva archiviato il grande lavoro di programmazione di area urbana e di area ancor più vasta che i Comuni di Cosenza e di Rende avevano prodotto al tempo delle sindacature di Giacomo Mancini e di Sandro Principe, prima, e di Eva Catizone, Salvatore Perugini ed Umberto Bernaudo, dopo», esordisce Principe.

«In quella stagione politica furono elaborati il Psu (Programma di Sviluppo Urbano) e il Pisu (Progetti Integrati di Sviluppo Urbano), che hanno consentito alle due città – aggiunge – di realizzare grandi opere come piazza Bilotti a Cosenza, il viale Parco Principe e il Parco acquatico a Rende e di prevedere i nuovi svincoli autostradali di Settimo di Rende e di Cosenza Sud».

Spazio poi a una vibrante stoccata riguardo all’operato di Mario Occhiuto e Marcello Manna: «Inoltre, l’attività programmatoria di quegli anni ha prodotto il progetto e il finanziamento della metropolitana Cosenza-Rende-Unical, fatta fallire dal tandem Occhiuto-Manna, con la perdita di ben 160 milioni di euro, che ancora grida vendetta».

«A voler tacere del progetto CoRe, elaborato dal Pit Serre Cosentine da 16 comuni dell’area urbana, le cui previsioni, in tema di valorizzazione dei centri storici e dei beni culturali e di ricerca ed innovazione a servizio delle imprese, sono tuttora di grande attualità», sottolinea poi Principe.

Quest’ultimo avanza quindi delle proposte concrete per lo sviluppo dell’area urbana: «Mi permetto, pertanto, di suggerire di non ignorare i contenuti del Psu, del Pisu e del progetto Co Re del Pit 8 Serre Cosentine, per le parti non attuate ed ancora valide. Parimenti, sento il dovere di chiedere che venga coinvolto il Comune di Montalto Uffugo, la cui assenza sminuirebbe la programmazione di area vasta e la auspicata realizzazione, dopo un’adeguata sperimentazione, della città unica».

«Con questi sentimenti e proponimenti, l’iniziativa del sindaco di Cosenza va incoraggiata e sostenuta», conclude Principe.

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