X
<
>

Un momento dello spettacolo al Rendano

Condividi:
2 minuti per la lettura

COSENZA – Il teatro Rendano di Cosenza pieno in ogni ordine di posto ha goduto al meglio lo spettacolo omaggio che lo chanteur-attore Mariano D’Ermoggine ha allestito con cura e dedizione in omaggio al cantautore e poeta Franco Califano.

Della prima del recital da teatro canzone, dal lungo titolo alla Wertmuller, si era già ben parlato e scritto dopo il debutto al Garden di Rende. Ora il ritorno nel tempio dello spettacolo bruzio con applausi e plausi ad uno show lungo oltre due ore esenti da noia da Califano e zeppo invece di testi e contesti del Califfo.

Poderoso il D’Ermoggine, capataz della vicenda, che ha portata in gloria serale lo spettacolo nonostante una distorsione di caviglia dolorosa e invalidante, che alla fine ha pesato solo su qualche minima dimenticanza o sgorbiatura fonica.
D’Ermoggine domina la scena con presenza da Glauco Mauri, interpreta cantando stravolgendo hit e song del Califfo da Pagani e recita i monologhi di un artista dalla vita esagerata.

Regge botta Mariano e regala Gioia a un pubblico popolare che ama il cantautore assistendo ad un omaggio onesto e totale. Attorno allo chanteur attore un’orchestra di dieci elementi che suonano con talento fondendo con originalità assoli progressive e graffi jazz di quelli che non t’aspetti. Magniloquenti le vocalist femminili Tiziana D’Angelo e Angela Bria con cavalli di battaglia da risentire a palla sulle playlist.

Grande show organizzato tra famiglia e amici affidato alla direzione artistica di Rosellina Arturi. Buona l’idea scenografica della voce narrante in penombra, meno il gramelot che unisce romanesco impuro e cosentino. Note al merito anche per una seducente milonga ballata con tecnica rodata e un recitato di Nicoletta Garropoli che avrebbe meritato qualche minuto in più di quel che abbiamo ascoltato.

Insomma gioia al Rendano con divertenti monologhi scelti tra vacanze di fine settimane e avventure con travestito che non scuotono il politicamente corretto di autorità comunali in prima fila che hanno patrocinato lo spettacolo. L’amico Eliseno ascolta muto in piano d’ascolto il vaniloquio dell’alcolizzato annaffiato da un pizzico di Petrolini.

Uno show che diverte con omaggio a Franco Califano, nume talare di D’Ermoggine, che ha il merito di star nel suo limite non volendo fare il Giotto che supera Cimabue. Omaggio vero quindi. Che santifica la noia di Califano ma la scaccia da palchi e platea. Con i dovuti aggiustamenti si spera che lo spettacolo “La vita è proprio esagerata! (Non escludo il ritorno)” trovi spazio nelle numerose rassegne che allietano le serate vacanziere. E tutti ricorderanno qualcosa. Con molta gioia e forse qualche pizzico di noia. Ma solo esistenziale.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE