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Mario Santoemma, gup distrettuale di Catanzaro

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Crotone, l’operazione Krimata su ex dipendenti del gruppo Marrelli e un sistema di frodi fiscali sfocia in un maxi rinvio a giudizio

CROTONE – Il gup distrettuale di Catanzaro Mario Santoemma ha rinviato a giudizio 40 persone nell’ambito del procedimento che nel gennaio scorso portò all’operazione Krimata, con cui sarebbe stata fatta luce su un’associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso e dedita a false fatture e riciclaggio.

Tutto parte dalle indagini della Dda di Catanzaro e della Guardia di finanza sui lavori di ristrutturazione dell’ex clinica Villa Giose, l’attuale Marrelli Hospital, ma sotto la lente sono finite fatture per operazioni inesistenti per 5 milioni relative, tra l’altro, alla costruzione del nuovo edificio per la radioterapia: alla fine sarebbe stata fatta luce su un articolato sistema di frode fiscale, o presunto tale, che avrebbe il suo perno fondante in Mario Esposito, 69enne di Isola Capo Rizzuto ritenuto imprenditore di riferimento della cosca Arena, e il gruppo societario amministrato in parte da Lorenzo Marrelli, 50enne crotonese, che era stato sottoposto a misura cautelare poi revocata.

Tra gli imputati la consigliera comunale di Crotone Fabiola Marrelli in qualità di amministratrice unica, dal 2011 al 2015, della “Esperia TV Srl”, poiché, al fine di evadere l’imposta sul valore aggiunto, si sarebbe avvalsa di fatture per operazioni inesistenti. Analoga contestazione le viene mossa in concorso con Antonio Ranieri, amministratore della capogruppo InMar srl. Il processo, che inizierà il prossimo 26 marzo, non riguarda l’attuale configurazione delle società del gruppo Marrelli che operano nella sanità, né per quanto riguarda la proprietà né per quanto riguarda il management, ormai passati ad Antonella Stasi, l’ex vicepresidente della Giunta regionale, nel 2018. I fatti contestati risalgono ad un’epoca precedente.

OPERAZIONE KRIMATA, RINVIO A GIUDIZIO PER 40: LE ACCUSE

Secondo l’accusa, le società del gruppo Marrelli avrebbero utilizzato la Iuledil di Esposito per ricevere numerose fatture relative a operazioni inesistenti. Direttamente, nei confronti di società del gruppo, nei confronti di terze imprese che le hanno rigirate a società del gruppo. In particolare, la somma delle fatture emesse da Iuledil e Tfc sarebbe di oltre 2,4 milioni. Le fatture si riferiscono alla ristrutturazione del Marrelli Hospital, alla costruzione di radioterapia della Inmar srl, a lavori edili presso le sedi di altre società del gruppo.

Una parte consistente, di oltre 1,1 milioni, sarebbe relativa a operazioni inesistenti. Attraverso questo sistema le società del gruppo Marrelli hanno corrisposto a Iuledil oltre 2,2 milioni, anche mediante pagamenti di più forniture e appalti, così da creare una frammentazione di fatturazione per importi modesti rispetto a un unico rapporto di entità più rilevante. Ecco perché, secondo la ricostruzione degli inquirenti, Lorenzo Marrelli chiedeva a Esposito di indicargli un’impresa diversa dalla “solita” Iuledil per lavori edili da eseguire presso la Calabrodental. C’è anche il bar Florida tra i beni, per un valore di un milione e mezzo di euro, sequestrati nell’inchiesta, poiché Esposito è ritenuto titolare di fatto del noto locale sul lungomare crotonese, anche se era intestato alla moglie e ai figli.

OPERAZIONE KRIMATA: RINVIO A GIUDIZIO PER 40 PERSONE, ECCO CHI SONO

Ma ecco l’elenco degli imputati a giudizio.

  1. Carmine Amoruso, di 60 anni, di Crotone;
  2. Cinzia Bruno (50), di Isola Capo Rizzuto;
  3. Bruno Doria (44), di Isola;
  4. Antonio Costantino (41), di Isola;
  5. Virgilio d’Oppido (61), di Crotone;
  6. Antonio De Luca (65), di Crotone;
  7. Renato De Silva (79), di Roma;
  8. Mario De Vicariis (62), di Roma;
  9. Antonio Esposito (59), di S. Giuliano Terme;
  10. Mario Esposito (69), di Isola;
  11. Antonio Franco (47), di Isola;
  12. Nicola Franco (41), di Isola;
  13. Maria Luisa Garista (49), di Cirò Marina;
  14. Giuseppe Guarino (43), di Isola;
  15. Maria Carolina Guarino (53), di Isola;
  16. Giovanni La Face (59), di Isola;
  17. Luca Laino (39), di Crotone;
  18. Francesco Leto (61), di Crotone;
  19. Giuseppe Maggio (73), di Crotone;
  20. Ion Mardari (31), di Scandiano;
  21. Fabiola Marrelli (38), di Crotone;
  22. Lorenzo Marrelli (50), di Crotone;
  23. Giovanni Aldo Mellino (73), di Crotone;
  24. Vincenzo Muto Caterisano (54), di Cutro;
  25. Luigi Muto (34), di Cutro;
  26. Santino Muto (63), di Cutro;
  27. Mario Napolitano (53), di Crotone;
  28. Vincenzo Panaia (51), di Vibo;
  29. Saverio Placido (69), di Cutro;
  30. Francesco Quattromani (52), di Cutro;
  31. Antonio Ranieri (55), di Isola;
  32. Vincenzo Rappoccio (62), di Reggio Calabria;
  33. Filomena Rodio (52), di Isola;
  34. Francesco Rondinelli (53), di Isola;
  35. Maria Rondinelli (51), di Botricello;
  36. Francesco Savoia (52), di Isola;
  37. Giuseppe Turrà (53), di Cutro;
  38. Anna Maria Veltri (37), di Isola;
  39. Nazario Veraldi (67), di Botricello;
  40. Gregorio Viscomi (55), di Botricello.

OPERAZIONE KRIMATA, RITI ALTERNATIVO: PATTEGGIAMENTO E ABBREVIATO

Hanno patteggiato Alessandra De Masi (54), di Strongoli, a 5 mesi e 15 giorni di reclusione, e Stefano Carillo (57), di Portogruaro, a 2 anni e 10 mesi. Hanno optato per il rito abbreviato Salvatore Parisi (64), di Vibo; Giuseppe Cusato (46), di Crotone; Antonio Villirillo (55), di Crotone; Maria Nesci (63), di Caraffa; Carmine Muto (38), di Pozzaglio ed Uniti; Andrea Valenti (41), di Crotone; Mario Rosario Iuliano (42), di Isola.

IL COLLEGIO DI DIFESA

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Mario Bombardiere, Vincenzo Cardone, Luigi Falcone, Salvatore Iannone, Vincenzo Ioppoli, Mario Lucente, Salvatore Rossi, Fabrizio Salviati, Leo Sulla, Tiziano Saporito, Francesco Verri, Pietro Vitale, Luigi Villirilli, Gregorio Viscomi, Vincenzo Vrenna.

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