Francesco Chimirri
2 minuti per la letturaIl tiktoker ucciso a Crotone era molto apprezzato a Isola Capo Rizzuto come pizzaiolo, aveva insegnato il lavoro ai figli
ISOLA CAPO RIZZUTO – L’unico giorno in cui avrebbero potuto ucciderlo era il lunedì. Perché la pizzeria “Roxy Bar” quel giorno resta chiusa. Era dedito al lavoro Francesco Chimirri, il pizzaiolo tiktoker con 158mila follower, molti dei quali lo chiamano “fratello” nei messaggi di cordoglio che stanno invadendo la piattaforma social per la morte avvenuta per mano di un poliziotto dopo un inseguimento successivo a un banale incidente. Il locale a conduzione familiare è un’avviatissima pizzeria da asporto. La pizza che faceva era buona. I prodotti di rosticceria, arancini e crocchette, preparati dalla moglie Simona, anche. I prezzi sono concorrenziali. E quindi la pizzeria è sempre piena di gente che apprezzava anche la cordialità di Chimirri.
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IL PIZZAIOLO UCCISO DEDITO AL LAVORO CON LA PASSIONE PER TIKTOK
Un esercizio a conduzione familiare che funziona benissimo tanto che Chimirri, originario del quartiere Lampanaro di Crotone, aveva comprato casa a Isola e là si era trasferito con moglie e quattro figli. Una ragazza e tre ragazzi, due dei quali, gemelli, da poco diciottenni. Ai figli Chimirri ha insegnato il mestiere. Due di loro hanno frequentato l’istituto alberghiero di Le Castella di Isola Capo Rizzuto, seguendo le orme del padre. Insomma, una famiglia che vive di ristorazione veloce facendo molti sacrifici.
Chimirri era un grade lavoratore. La mattina faceva la spesa, poi la pizzeria apre la sera. Lunedì era stato a Isola insieme a un figlio e rientravano a Lampanaro, dove abitano i genitori, quando si è materializzata una tragedia assurda. Una tragedia che poteva essere evitata. L’unico giorno in cui avrebbero potuto ucciderlo era il lunedì. Perché Chimirri era tutto casa, lavoro e palestra, dove andava ad allenarsi insieme alla moglie Simona. I video che postava su Tik Tok spesso erano gag di vita quotidiana.
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Il problema è che stanno facendo dell assassino la vittima,del carnefice il bravo poliziotto intervenuto per difendere la legge,sicuramente non pagherà ,,troveranno l escamotage e quel padre onesto di 4 figli sarà morto senza un perché..per un bastardo nascosto dietro una divisa.Qua non si parlerà di ergastolo né di pena esemplare,non si può è un assassino in divisa.camuffato da onesto.Vergogna…
Infatti …VIVA L’ITALIA DI M….DA