Una delle discariche sequestrate
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Prosegue a Crotone l’offensiva ambientale di Procura; Ancora sequestri di discariche abusive in città e provincia
CROTONE – Prosegue senza sosta l’offensiva sul fronte ambientale sferrata dal procuratore Domenico Guarascio. Ai suoi segugi ha chiesto di setacciare il territorio. E spuntano come funghi le discariche abusive a Crotone e nella provincia. I carabinieri della Compagnia, con il supporto dei loro colleghi del Gruppo Forestale e dell’VIII Elinucleo di Vibo Valentia, ne hanno sequestrate sei, di cui quattro a Belvedere Spinello, una a Isola Capo Rizzuto ed una a Crotone. Una maxi operazione ambientale, quella messa a segno dell’Arma.
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CARABINIERI
L’attività di controllo della Stazione di Belvedere di Spinello, svolta in stretta collaborazione con l’Arpa Cal, ha portato al sequestro di quattro siti per un totale di 400 metri quadrati circa, tutti adibiti allo stoccaggio di rifiuti di varia natura. Nel corso dell’operazione, infatti, sono stati rivenuti materiali inerti proventi dalla demolizione di edifici, parti di mobili, numerosi elettrodomestici dismessi, pneumatici, rifiuti ferrosi e altro. Sono in corso gli accertamenti investigativi volti ad individuare gli autori dello scempio ambientale.
A Isola Capo Rizzuto, i carabinieri della Tenenza hanno sequestrato un’area di circa 450 metri quadrati situata lungo il percorso della processione della Madonna Greca. Il sito era utilizzato per lo stoccaggio di rifiuti speciali, tra cui decine di elettrodomestici dismessi, pneumatici abbandonati, parti di mobili, tessuti e molto altro. Alcuni dei rifiuti presentavano segni di combustione.
I carabinieri del Nucleo Forestale hanno sequestrato un’area a Crotone, utilizzata per lo stoccaggio di circa 20 metri cubi di rifiuti speciali provenienti da demolizioni e scarti dell’attività edile e hanno successivamente denunciato una persona per gestione illecita di rifiuti.
«Il contrasto al fenomeno delle discariche abusive nasce dalle numerose segnalazioni della cittadinanza e dal costante controllo del territorio posto in essere dai militari dell’arma territoriale e forestale, attività di vitale importanza per la prevenzione e la repressione degli eco-reati», è detto in una nota del Comando provinciale dei carabinieri.
CAPITANERIA DI PORTO
La Capitaneria di porto ha, invece, individuato, nella località Gabella di Crotone, un’area demaniale marittima di oltre 700 metri quadrati, abusivamente occupata in parte mediante manufatti privi dei necessari titoli autorizzativi ed in parte mediante la realizzazione di una discarica di rifiuti, alcuni interrati. C’erano scarti edilizi, laterizi, tegole, sanitari in abbandono, elettrodomestici in disuso, materiale ferroso, materiale elettrico, imballaggi di vario tipo. L’ammontare dei rifiuti individuati è di circa 500 metri cubi. Tutta l’area demaniale ed i manufatti, per una superficie di oltre 700 metri quadrati, è stata posta sotto sequestro penale. Il proprietario è stato denunciato per un reato di natura demaniale, paesaggistico-ambientale e per violazioni al Testo unico in materia ambientale.
POLIZIA LOCALE
Prosegue, intanto, l’attività di controllo del Noa (Nucleo operativo ambientale) del Comando di polizia locale per frenare il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di ingombranti. Controlli, con l’ausilio di fototrappole, svolti in tutti i quartieri della città. In particolare, è stata individuata, attraverso le foto trappole, una persona che abbandonava un ingombrante in una strada di periferia della città. Scattata una sanzione con l’obbligo di rimuovere i rifiuti. Prosegue, inoltre, anche il servizio in borghese della polizia locale con tanto di appostamenti. Risultati operativi che si aggiungono a quelli messi a segno nelle settimane scorse dalle forze dell’ordine. Enti pubblici e privati dovranno ora iniziare la bonifica dei siti.
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Buonasera, nell’articolo era meglio se dicevate che era la conclusione di un lungo lavoro investigativo che ha coinvolto la collaborazione di tutte le forze dell’ordine e il susseguirsi di più procure. Altrimenti così fate capire la realtà e la realtà è che il territorio era disseminato di discariche anche grandi ed anche evidenti sotto gli occhi di tutti e nell’indifferenza di chi invece di fare il proprio lavoro si voltata dall’altra parte. I reati in giro sono vari, non dobbiamo ritrovarci le nostre vergognose discariche perché Guarascio è appassionato di ambiente: bisogna lavorare con continuità e su largo spettro. Ma di cosa stiamo parlando, che qui il territorio è in un abbandono drammatico e mai visto. I giovani vanno via e rimane solo chi si rassegna a stare qui, in queste terre da sempre maledette.