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Un treno per l'alta velocità

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«IN COERENZA con quanto chiesto da alcuni territori, Rfi ha esplorato ed esplora tutte le possibili soluzioni per un tracciato funzionale e competitivo». A dirlo al “Quotidiano del Sud” è il presidente della Regione Roberto Occhiuto – che tra le deleghe trattenute ha quella alle Infrastrutture – in merito alla ridefinizione dell’itinerario calabrese della nuova Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria. Il progetto, presentato da Rfi alle commissioni parlamentari due anni fa, prevedeva come ipotesi prioritaria per la Calabria l’abbandono del tracciato tirrenico, in favore dell’itinerario “autostradale”: da Praia a Tarsia, come prima tranche, attraversando il Pollino, per proseguire poi fino a Cosenza.

Ipotesi da testare in fase di elaborazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. Poche settimane fa la notizia che il lotto Praia-Tarsia, però, questa prova non l’aveva superata: c’è da realizzare una galleria che attraversa, per circa 20 chilometri, un massiccio carbonatico, sede di un rilevante sistema di falde acquifere, e gli interventi di drenaggio necessari, in fase di lavori e poi di manutenzione, sarebbero complessi e troppo onerosi.

«Sono in corso ulteriori approfondimenti progettuali» per individuare un tracciato alternativo, aveva spiegato il sottosegretario ai Lavori pubblici Tullio Ferrante, rispondendo a un’interrogazione della deputata dem Paola De Micheli proprio sulla nuova rete Rfi.

Occhiuto assicura poi che tutto sta procedendo in ogni caso come da cronoprogramma. «Sull’Alta velocità ferroviaria si va avanti senza tentennamenti né ritardi – dice – L’unico lotto che rientrava nelle tempistiche del Pnrr, che arrivava alle porte della Calabria, così come la realizzazione della doppia canna della Galleria Santomarco, interamente sul territorio calabrese, procedono il loro iter per tagliare il traguardo nei tempi previsti, e la restante parte della progettazione della linea è in corso di completamento o ha iniziato l’iter autorizzativo. Certamente l’opera, anche nella prospettiva di realizzare il Ponte sullo Stretto, resta prioritaria e strategica tanto per il governo regionale tanto per quello nazionale».

IL TRACCIATO PER LA NUOVA ALTA VELOCITÀ RFI SALERNO-REGGIO

Gli investimenti previsti per gli «interventi prioritari» dell’AV Salerno-Reggio Calabria ammontano a 11,2 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi di euro per il lotto 1a Battipaglia-Romagnano, finanziato con i fondi del Pnrr: a maggio Webuild si è aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva e i lavori, che andranno conclusi entro il 2026. Il resto del finanziamento – 9,4 miliardi – è stato stanziato sui fondi complementari e servirà a completare il lotto 1 (con il tratto Romagnano-Praia), realizzare il raddoppio della galleria Santomarco sulla Cosenza-Paola/S.Lucido (l’iter è alla fase del rilascio permessi, la fine lavori è fissata al 2029) e il lotto 2, quello che in origine era indicato da Rfi come Praia-Tarsia e ora andrà rivisto. Per completare l’intervento fino a Reggio Calabria serviranno altri 11,6 miliardi, almeno secondo lo studio di fattibilità di prima fase che fissava un costo di 22,8 miliardi per un tracciato lungo 445 chilometri. Per progettare, in ogni caso, il resto del percorso dal terzo lotto in giù, bisognerà prima stabilire l’alternativa al Praia-Tarsia.

LE IPOTESI DI TRACCIATO

Come si procederà dunque da Praia in giù? Le parole di Ferrante prima e di Occhiuto ora confermano che la decisione finale non c’è stata. I parlamentari leghisti, qualche giorno fa, si sono invece sbilanciati. «Nessun dubbio sul tracciato, in Calabria seguirà la dorsale tirrenica e non sarà, certamente, a zig-zag» hanno detto il commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno e i deputati Domenico Furgiuele e Simona Loizzo. Qualche indizio, d’altra parte, c’è pure. Da un lato, l’ipotesi tirrenica era, per così dire, il piano B rispetto al tracciato autostradale. Quest’ultimo, in prima battuta, era stato preferito perché «più baricentrico» e perché lungo la costa tirrenica sarebbero stati necessari troppi viadotti e gallerie. Dall’altro lato, ci sono le parole di Ferrante nella risposta all’interrogazione di De Micheli, quando spiega che il nuovo tracciato dovrà garantire anche «un miglior tempo di percorrenza dovuto ad una riduzione della lunghezza del percorso». L’itinerario autostradale si sviluppa per 275 km, quello tirrenico per 237.

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