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CATANZARO – «L’analisi dei dati riferiti all’anno 2021, contenuti nel dossier Comuni ricicloni, confermano l’andamento in crescita della raccolta differenziata con punti di eccellenza che superano l’80% a partire dal comune di Gimigliano e un incremento, in punti percentuali, molto alto rispetto all’anno precedente per molte realtà territoriali (come nel caso di Soveria Simeri che segna un aumento del 47%). Si tratta di dati che dimostrano come in Calabria molto è stato fatto, ma soprattutto come moltissimo si possa e si debba ancora fare con la giusta volontà amministrativa. La nostra regione, infatti, continua a collocarsi nella parte bassa della classifica nazionale e, complessivamente, non raggiunge i sempre più stringenti obiettivi fissati dalla normativa comunitaria. Molto preoccupanti, ancora una volta, risultano essere in particolare i dati provenienti da realtà come la città di Crotone, con il suo 17% (in lieve aumento rispetto all’anno precedente), e della città di Reggio Calabria che, con il 29%, riesce addirittura a peggiorare le proprie performance dell’8%. Nel confronto tra capoluoghi, Catanzaro è al 70% seguita da Cosenza al 62%, Crotone al 17% quindi Reggio Calabria al 29%. Vibo Valentia è al 67%».

Lo ha detto la presidente di Legambiente Calabria, Anna Perretta, in apertura dell’Eco Forum dal titolo “Quale futuro per la gestione dei rifiuti in Calabria”, allestito nella Sala Verde della Cittadella Regionale. «La Calabria – ha aggiunto – ha bisogno di visione, di credere in sé stessa, di realizzare una concreta ed effettiva transizione ecologica con un deciso balzo in avanti verso un futuro realmente ecosostenibile. Un progresso che deve realizzarsi a partire dalla gestione del ciclo dei rifiuti: una delle perenni problematiche calabresi che è anche la metafora più pregnante dei comportamenti errati dell’uomo nei confronti dell’ambiente. I tempi incerti che stiamo vivendo ci consegnano, nella nostra regione, molte ombre, ma anche mutamenti in atto e prospettive di cambiamento che dobbiamo essere in grado di cogliere e sviluppare».

Un incontro diviso in due sessioni, nel corso del quale sono stati riportati gli esiti sull’attività della raccolta dei rifiuti, sulla scorta delle linee guida europee. Moderati da Laura Brambilla, responsabile nazionale “Comuni ricicloni”, sono intervenuti Marcello Minenna, assessore all’ambiente della Regione Calabria, Francesco Sicilia, direttore generale Unirima, Bruno Gualtieri, commissario straordinario dell’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria, Emilio Errigo, commissario Arpacal, Carmine Pagnozzi, direttore tecnico Biorepack, Fabio Costarella responsabile area progetti territoriali speciali Conai. Le conclusioni sono affidate a Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

Nella seconda parte, invece, è stato presentato il dossier “Comuni ricicloni” della Calabria, curato da Emilio Bianco di Legambiente nazionale e condivise le storie di comunità, di imprenditori e di dirigenti scolastici. Sono intervenuti Benito Scazziota di Innovation Broker Arsac TerrasanaBio, Roberto Caroleo, dirigente Itt “Chimirri” di Catanzaro con la docente di chimica, Anna Minnicelli, la Comunità “ArcadiNoè”, l’amministratore di impresa sociale Ciclofficina Tr220, Francesco Turrà. Per la seconda volta consecutiva, Legambiente ha premiato il comune di San Mango D’Aquino, unico nel territorio lametino, con il riconoscimento di “Comune rifiuti free” per i risultati raggiunti con la raccolta differenziata.

«Ogni cittadino – è stato detto – produce al massimo 75 kg di secco residuo all’anno (San Mango 61,9 kg), questi sono 31, pari all’8% dei comuni della regione e noi siamo quarti in provincia di Catanzaro e diciassettesimi nell’intera regione, oltre a renderci orgogliosi di questo premio, ci fa capire che la strada intrapresa qualche anno fa era quella giusta, ci fa ridurre la tassa dei rifiuti ulteriormente e le bollette saranno dimezzate rispetto agli anni passati, un bel risparmio per le tasche dei nostri concittadini».

In chiusura la consegna degli attestati alle amministrazioni che hanno ottenuto il titolo di ‘Comuni Rifiuti Free’.

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