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Il vescovo Francesco Oliva a Bianco

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BIANCO (RC) – Domenica pomeriggio, 52 immigrati di nazionalità iraniana, irachena e afgana a bordo di una barca a vela sono approdati sulle coste di Capo Bruzzano nel comune di Bianco.

Il pronto intervento dell’Arma Carabinieri della locale Stazione, diretta dal comandante, il maresciallo maggiore Giovanni Piccolo, in sinergia con la Polizia locale e del suo comandante Saverio Cavaleri, unitamente al commissario prefettizio Francesco Campolo hanno subito delineato la situazione, facendo convergere tutti i clandestini all’interno dell’aula consiliare.

Tra le presenze registrate anche 3 donne e ventotto minori non accompagnati che sono stati affidati al commissario Campolo. Dopo la distribuzione di viveri e farmaci tutti i soggetti sono stati identificati, tamponati e riscontrando 2 elementi positivi al covid-19. Sul posto è intervenuta anche l’associazione Caritas di Bianco assieme a padre Angelo e il vescovo della diocesi di Locri-Gerace sua eccellenza Francesco Oliva.  

Negli ultimi giorni la costa ionica-reggina è meta ambita di sbarchi, un lavoro non indifferente per tutte le forze dell’ordine che si ritrovano a controllare una vasta area di parecchi chilometri di costa. Non si sono registrati casi di disordine e la macchina della solidarietà, come al solito, ha funzionato in modo eccellente.  Intanto nella giornata odierna tutti gli immigrati saranno trasferiti presso strutture idonee. Oggi più che mai questa collaborazione tra enti, Chiesa, forze dell’ordine e associazioni di volontariato è necessaria, per consentire gli aiuti in modo tempestivo, cercando di salvare più vite possibili, e dimostrando ancora una volta che unendo le forze si può vincere.

Prosegue, dunque, senza sosta l’esodo dei migranti sulle coste calabresi.

Ai nuovi arrivati a Bianco bisogna aggiungere i quasi 800 migranti giunti tra Natale e santo Stefano a Crotone, dove ormai il centro d’accoglienza S. Anna, tra le strutture per migranti più grandi d’Europa, è al limite della capienza massima.

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