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Il luogo dell’incidente e il corpo dell’uomo riverso sull’asfalto

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La vittima, il nigeriano Maher Louati, stava percorrendo la provinciale in monopattino. Il Comune di Camini è pronto a costituirsi parte civile in caso di processo contro la Città metropolitana

CAMINI – «Le Forze di Polizia e la Procura della Repubblica accerteranno, con scrupolo, di chi sono le responsabilità di questa assurda morte e il Comune si costituirà parte civile, qualora si dovesse celebrare un processo penale per questi fatti. È giunto il momento della denuncia pubblica».

È questa l’estrema decisione del sindaco di Camini, Pino Alfarano, a seguito dell’incidente stradale occorso a Maher Louati, l’immigrato nigeriano di 49 anni, che il 3 agosto scorso ha perso la vita lungo la strada provinciale per Camini quando, a bordo del suo monopattino elettrico, a causa di una probabile buca ha perso l’equilibrio al punto di cadere a terra sbattendo violentemente la testa. «Maher Louati – nel ricordo del primo cittadino di Camini – era padre di tre splendidi bambini. Un valente e appassionato pescatore. Innamorato della sua famiglia e di Camini. Viveva del frutto del suo lavoro e dell’apprezzamento della comunità che lo aveva accolto».

Oltre alla costituzione di parte civile in eventuale processo, Alfarano intende avviare una protesta contro la Città Metropolitana per denunciare lo stato di totale incuria delle strade provinciali per Camini. «Le strade provinciali 93, 96 e 127 – la puntualizzazione del sindaco – versano in condizioni di pericolo costante e di abbandono da parte della Città Metropolitana. Frane, più o meno consistenti, si registrano ovunque. Continui avvallamenti. Buche che, specie nei periodi di pioggia, diventano delle vere e proprie trappole. Tranne qualche sporadico intervento di decespugliamento, per il resto il nulla. Camini non merita questo stato di isolamento. Camini pretende rispetto, al pari di tutte le altre realtà comunali del territorio. La Città Metropolitana deve garantire piena e sicura agibilità e consentire che chi si sposta da e per Camini lo faccia senza mettere a rischio la propria incolumità».

Sono anni ormai che queste strade sono lasciate al loro destino, a partire dal 2009 quando l’alluvione del mese di gennaio rese impercorribile la Sp96. A partire dal 2016, dopo qualche parziale e isolato intervento, sono state inoltrate numerose richieste alla Città Metropolitana per sollecitare l’adozione dei provvedimenti necessari per il ripristino delle arterie stradali.

«Agli sforzi, significativi, messi in campo dall’Amministrazione comunale per valorizzare e accrescere i servizi nel borgo, dalla scuola all’ufficio postale, dal turismo all’accoglienza, dalla ristorazione alle altre attività economiche e sociali, – la chiosa del sindaco – non sono seguiti altrettanti impegni da parte delle istituzioni». Ora, quindi, il momento della protesta e della denuncia pubblica. «Per queste ragioni, – assicura Alfarano – nei prossimi giorni organizzeremo una manifestazione per chiedere attenzione su Camini e sulla viabilità provinciale. Inoltre, da subito e fino a quando non avremo risposte esaustive, intendo sospendere la mia partecipazione in seno alla Conferenza dei sindaci della Città Metropolitana».

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