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Il tribunale di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – Il gup Vincenzo Quaranta ha rinviato a giudizio tutti gli imputati che hanno scelto il rito ordinario nel processo «Libro Nero» nato da un’inchiesta della Squadra mobile sulla cosca Libri e sui legami con gli ambienti politici reggini.

La pubblica accusa, nel corso delle udienze preliminari, è stata rappresentata dai pm Walter Ignazitto e Stefano Musolio. Tra i rinviati a giudizio anche l’ex assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi, del Partito democratico; l’ex capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo e l’ex consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolò. Quest’ultimo, ritenuto il politico di riferimento della cosca Libri, sarà processato con l’accusa di associazione mafiosa.

Nicolò, secondo l’accusa, avrebbe stretto «uno stabile e permanente accordo» con gli esponenti della famiglia di ‘ndrangheta «assicurando agli stessi, che gli procuravano ingenti pacchetti di voti in occasione delle consultazioni elettorali (comunali, provinciali, regionali), benefici di vario genere». Nicolò è stato prosciolto solo dal reato di corruzione elettorale per una questione legata all’impossibilità di utilizzare intercettazioni per questo reato. Naccari Carlizzi, invece, è stato rinviato a giudizio per concorso esterno con la ‘ndrangheta.

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