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Parte del pesce sequestrato

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REGGIO CALABRIA – La Guardia costiera ha messo a segno l’operazione Undersize che a livello regionale ha visto impegnati per l’intera settimana gli uomini della Guardia Costiera, coordinati dal 5° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Calabria e della Basilicata Tirrenica.

L’operazione ha portato al controllo di «un’intensa e capillare attività di controllo sulla filiera della pesca finalizzata alla repressione della frodi in commercio, a tutela della salute del consumatore e della qualità del prodotto ittico fresco immesso sul mercato nel dovuto rispetto delle norme sulla tracciabilità e l’etichettatura».

L’attività «si è concentrata – si legge in una nota ufficiale della Guardia costiera – nei punti di sbarco del pescato, ai fini della prevenzione e repressione dell’abusivismo e della commercializzazione degli esemplari di taglia inferiore alla minima, nonché della verifica sulla  tracciabilità e la corretta compilazione delle previste dichiarazioni dei quantitativi e delle specie pescati, ma anche presso dettaglianti e attività di ristorazione per il contrasto delle frodi in commercio e la somministrazione di prodotto in cattivo stato di conservazione».

Complessivamente gli uomini della Guardia costiera hanno elevato 16 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 57.000 euro e il sequestro di circa 600 chilogrammi di prodotti ittici, 1 denuncia penale per tentativo di frode in commercio con il sequestro di circa 28 chilogrammi di prodotto ittico, 2 sequestri di attrezzi da pesca utilizzati in violazione alle norme di sicurezza della navigazione.

Inoltre, «nel solo territorio di competenza del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria, l’attività di polizia marittima eseguita, ha portato all’elevazione di 5 verbali amministrativi per un ammontare di oltre 34.000 euro e al sequestro di oltre 500 chilogrammi di prodotto ittico, a carico di autotrasportatori per la detenzione di prodotto ittico sotto la taglia minima» e di «esercizi commerciali per la mancanza di etichettatura e tracciabilità dei prodotti ittici posti in vendita».

Tra le attività più rilevanti la Guardia costiera ha messo in evidenza il sequestro di circa 450 chilogrammi di novellame di sarda, operato dai militari della Capitaneria di porto di Reggio Calabria e dell’Ufficio marittimo di Villa San Giovanni nella notte del 24 gennaio.

Il prodotto ittico è stato scoperto all’interno di un’autovettura presso gli imbarchi di Villa San Giovanni.

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