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Il corpo di Pasquale Chindemi

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REGGIO CALABRIA – Sarebbe da collegare a contrasti all’interno della ‘ndrangheta l’uccisione stasera a Catona di Reggio Calabria, in un agguato, di Pasquale Chindemi, di 53 anni.

La vittima, presunto affiliato alla cosca Araniti della ‘ndrangheta, era un impiegato dell’Atam, l’azienda del trasporto pubblico del comune di Reggio Calabria, con la mansione di addetto ai parcheggi pubblici.

I due assassini lo hanno sorpreso alle spalle mentre l’uomo era a piedi e lo hanno freddato con due colpi, dandosi alla fuga a piedi. Sull’omicidio indagano i carabinieri, che starebbero seguendo la pista della vendetta mafiosa. Non si esclude, in particolare, che l’uccisione di Chindemi possa essere collegata ad una lotta tra cosche per il controllo delle attività illecite in città.

I carabinieri hanno attivato una serie di posti di blocco e controlli in una vasta area del territorio cittadino nel tentativo di intercettare la fuga dei killer. Sono state sentite anche alcune persone, amici e familiari della vittima.

Quello della vittima è un nome che conta sullo scenario malavitoso di Reggio Calabria. Ed è per questo motivo che adesso si teme una nuova guerra di ‘ndrangheta in riva allo Stretto. 

Le indagini vengono dirette dal pm di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria ma già nelle prossime ore il fascicolo aperto sull’omicidio dovrebbe essere preso in carico dalla Dda, considerata la sicura matrice mafiosa dell’omicidio.

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