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Il dolore che ha colpito le famiglie delle vittime all’indomani della tragedia sulla 106 Jonica, San Luca verso il lutto cittadino

SAN LUCA – Lacrime e dolore. Silenzio e preghiera. San Luca, il giorno dopo il terribile incidente stradale della statale 106 è una comunità stravolta. La tragedia si è consumata, nel primo pomeriggio di sabato a Calalunga-Pietragrande sulla “strada della morte”, quando due automobili: una Fiat Panda e una Fiat Idea si sono scontrate. L’impatto è stato terribile ed è costato la vita della diciottenne Antonella e di suo fratello Domenico Romeo (28 anni), quella di Elisa Pelle (25 anni) e di Teresa Giorgi (35 anni). Viaggiavano tutti sulla Fiat Panda, erano tutti di San Luca, nel reggino. Erano tutti parenti tra loro. E venivano dal carcere di Catanzaro dove erano andati per un colloquio con un congiunto. 

La dinamica dell’incidente viene studiata attentamente dagli uomini della Compagnia dei carabinieri di Soverato che hanno fatto tutti i rilievi possibili. Lo scontro è stato sicuramente frontale. Da stabilire (ma la questione è di estrema delicatezza anche per motivi penali e assicurativi) chi era uscito dalla propria corsia: la Panda che andava a Sud o l’Idea che procedeva verso Nord? E da verificare sono anche i test alcolemici sia sul superstite (un signore di 52 di Soverato che è ferito in modo non grave) e sull’autista (deceduto) della Panda. I corpi delle vittime sono ancora all’obitorio dell’ospedale di Catanzaro. Toccherà al sostituto procuratore della Repubblica Stefania Caldarelli, decidere se dovranno svolgersi rilievi autoptici. Solo dopo, le salme saranno restituite ai familiari per le esequie.  

SAN LUCA E IL DOLORE PER LE VITTIME DELL’INCIDENTE STRADALE SULLA STATALE 106 JONICA

Nel paese ai piedi dell’Aspromonte sono cresciuti e là vivevano insieme alle loro famiglie; Elisa e Teresa erano anche delle giovani mamme. «Mi incontrerò con la giunta comunale per decretare il lutto cittadino», dice il sindaco Bruno Bartolo. Intanto, il paese è già a lutto. Nelle strade non c’è nessuno. I commenti dei cittadini sono unanime: «non ci sono parole». E le parole sono proprio difficili da trovare quando un’intera comunità è sotto choc altro non può fare che stringersi attorno alle famiglie stravolte da una tragedia troppo grande. 

E così in un pomeriggio di festa a San Luca tutto si è fermato. Anche lo sport. La squadra del paese, l’Asd San Luca, che avrebbe dovuto giocare quest’oggi una partita valevole per il campionato di serie D, ha chiesto – insieme alla squadra ospite, l’Ac Locri- alla Lega Nazionale Dilettanti e ottenuto il rinvio del match «come segno di rispetto per il dolore che ha travolto la comunità sanluchese, la quale esprimiamo – scrivono dall’Ac Locri- pensieri di vicinanza e cordoglio». 

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