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Si spegne il sogno della Serie A per la Reggina, in casa del Sudtirol incassa una sconfitta di misura che però la esclude dalla corsa alla A

REGGIO CALABRIA – La Reggina gioca bene ma perde contro un Sudtirol sparagnino che solo sul finire di gara trova il guizzo vincente per vincere. La Reggina ci ha provato in tutti i modi per vincere ma non è stata a tal punto fortunata da trovare il gol che avrebbe meritato, dando l’addio ai play off. Adesso, dovrà pensare a ricostruire per la prossima stagione, cominciando dal riassetto societario.

Nella Reggina torna Cionek in difesa dopo tre giornate di squalifica, Strelec e Canotto sono confermati in attacco. Bisoli schiera il 4-4-2, con Fiordilino esterno di centrocampo, in attacco Cissè è affiancato a Odogwu. In tribuna prende posto il presidente Marcello Cardona, presente il solito nutrito pubblico amaranto.

Fischia il riminese Rapuano, muove palla la Reggina. Prime schermaglie di gioco, le squadre si studiano dopo cinque minuti ci prova Majer da lontano che Poluzzi respinge a pugni uniti. La Reggina cerca di prendere il sopravvento, il Sudtirol alza il ritmo. Le due squadre si temono, cercano di non scoprirsi, il gioco ristagna a centrocampo. La Reggina prende l’iniziativa, arriva il tiro di Di Chiara (20’), palla sopra la traversa.

Il Sudtirol ha due risultati dalla sua parte e non forza il ritmo, la Reggina di tanto in tanto si spinge verso l’area avversaria, ci prova anche Hernani (23’) che manda abbondantemente fuori. Stessa cosa fa Canotto un minuto dopo, la conclusione è fiacca. La Reggina insiste nella sua azione offensiva, il Sudtirol è ben chiuso davanti l’area, la gara diventa anche fallosa, la Reggina cerca di costruire la sua azione pazientemente.

Il Bunker del Bolzano è sempre ben munito finché Majer trova il varco giusto per servire Di Chiara in area che tutto solo spedisce alto fallendo la più chiara palla gol. Occasione mancata l’equilibrio non si spezza, i padroni di casa non vogliono rischiare. Riparte la Reggina, recupera un pallone d’oro, insiste nella sua azione a sinistra con palla che giunge ad Hernani, il cui tiro è bloccato da Poluzzi. Un tiro nello specchio della porta che avrebbe meritato miglior sorte. La Reggina è costretta a rinviare l’appuntamento col gol, e ci riprovano a un minuto dal termine del primo tempo. Sugli sviluppi di un angolo, Canotto va al tiro, Poluzzi blocca a terra. E’ l’ultimo tentativo, il primo tempo finisce a reti inviolate, senza recupero. La Reggina ha bisogno di rischiare di più per sbloccare il risultato.

Botta e risposta ad inizio di ripresa con Contini che ferma Rover (2’st) e Poluzzi che ferma Hernani (3’st) nel suo tentativo un istante dopo. Insidioso Hernani (25’st) su punizione, Poluzzi si salva in angolo, Reggina ancora vicina al gol. Un mimuto dopo ci prova Gori, appena entrato, con un tiro ad effetto, la palla sfiora il palo. Gli amaranto insistono, Canotto si rifà vivo in area con un tiro ad effetto che termina fuori. Il Sudtirol torna ad attaccare, lo fa senza convinzione, guadagna solo un secondo angolo. La Reggina si riprova con Majer da fuori area, Poluzzi salva ancora in angolo sul tiro angolato.

Sugli sviluppi dell’angolo, nulla di fatto e su contropiede del Sudtirol sempre passivo nella sua azione, c’è la deviazione sfortunata di Loiacono su tiro di Casiraghi che spiazza Contini e manda in rete. Play off finiti? C’è solo il recupero, sei minuti, per andare ai play off, sono troppo pochi ma Liotti è sfortunato nel suo tuffo in extremis che Poluzzi neutralizza. Svanisce così il sogno in una stagione tormentata al termine della quale la Reggina avrebbe meritato qualcosa di più in questo play off.

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