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Giorgia (in concerto la notte di Capodanno a Cosenza) e Max Pezzali (in concerto a Corigliano Rossano), tra gli artisti più attesi della notte di San Silvestro in Calabria

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TRA bollicine di champagne, nelle case degli italiani, a Capodanno spumeggerà anche un pezzetto di Calabria. Sì, perché il fatidico countdown di Amadeus che ogni 31 dicembre accoglie “L’anno che verrà”, com’è ormai noto da tempo, conterà gli ultimissimi secondi del 2023, proprio da Crotone che, insieme a Genova – dove si svolgerà l’evento televisivo firmato Mediaset – sarà la prima città d’Italia ad accompagnare il grande pubblico verso un 2024 fatto di sogni, speranze, attese e tradizionali buoni propositi.

È stato lo stesso conduttore del “Capodanno Rai” a svelare, qualche settimana fa, gli ospiti che cavalcheranno il palco di piazza Pitagora: Annalisa, Paola e Chiara, i Ricchi e Poveri, il Volo, Sangiovanni, i The Kolors e poi ancora Nino Frassica, Cristiano Malgioglio, Dargen D’Amico, gli Autogol, Mannini e molti altri volti cari al Paese, saranno insieme, per un spettacolo di musica e talento che, partendo da Sud, saprà travolgere tutti quanti in un’ondata di entusiasmo e allegria.

Per la portata dell’evento che stima già un grande afflusso di spettatori, l’amministrazione comunale di Crotone ha comunicato tutti i servizi a disposizione: dai parcheggi esterni alla città – ingressi sud e nord- al servizio navette – che collegherà sia i parcheggi esterni che le zone periferiche al centro, attivi dalle 17.30 alle 23.30 del 31 dicembre e dall’1 alle 4 del 1 gennaio- fino ai parcheggi previsti all’interno del perimetro cittadino per auto e bus, nonché, l’allestimento di due maxi schermi – uno in piazza della Resistenza e l’altro in piazza Berlinguer – per tutti coloro che non riusciranno a raggiungere l’area del grande palcoscenico.

Una Calabria, dunque, che nella notte di Capodanno mette su gli abiti da sera e si riorganizza da un capo all’altro della regione per l’arrivo di altri artisti e protagonisti indiscussi della musica italiana: modifiche della viabilità, parcheggi pensati, maxi schemi – in via Nazionale, piazza Valdastri, piazza Santa Maria delle Grazie – e navette gratuite, infatti, anche a Corigliano Rossano che si prepara all’arrivo in piazza Salotto del “mito” degli anni ’90, Max Pezzali, insieme alla cosentina piazza dei Bruzi, che sembra essere letteralmente in fermento nell’attesa di Giorgia. Un nome, una voce, che ha già messo in movimento centinaia di fan con «gli alberghi della città presi d’assalto», a detta del primo cittadino di Cosenza, Franz Caruso.

E non è finita qui. Ancora Lamezia Terme brinderà al nuovo anno, su corso Numistrano, in compagnia dei Matia Bazar, a Catanzaro sarà poi la volta di Bresh in piazza Prefettura e Cassano allo Ionio dirà addio al 2023 sulle note reggae degli Boomdabash. Reggio Calabria, per la “lunga notte dell’anno” ha scelto invece le performance di dj locali e, Vibo Valentia, per il 1 gennaio, opta per i “Dirotta su Cuba”.

Insomma, non ci sono dubbi: la Calabria è destinata a fare il suo ingresso nel 2024, ad orgogliosa e frizzante “gran voce” nazionale, senza lasciare indietro però, la sua storia, le sue tradizioni e un passato che ricorda il “canto augurale degli strinari”, il suono delle cornamuse che annunciano l’arrivo degli “Zampognari”, le danze dei Giganti e tanti brindisi e ritrovi spontanei che animeranno, con abbracci e risate, piazze, vicoli e strade di ogni più piccolo borgo della regione. Altruisti e di proverbiale accoglienza, capaci di sorridere sempre e ancor di più, forse, in una terra difficile, i calabresi, anche a ridosso di San Silvestro, sanno poi volgere il loro sguardo verso gli ultimi, verso chi combatte la propria guerra quotidiana, verso chi sarà destinato ad accogliere il 2024 con una preghiera per la vita, con la dolcezza di un pensiero che sa farsi attività solidali, eventi di beneficenza, missioni di vicinanza e magari, singole, anonime e sconosciute carezze di mezzanotte.

Dalla magnificenza musicale e dall’esaltazione di luci e colori del palco di Crotone, dall’intramontabilità di esperienze, sapori e culture locali, fino all’umanità sprigionata in piccoli-grandi gesti sociali, il Capodanno calabrese è prontissimo al “fuoco d’artificio” finale per bruciare in festa l’ultima pagina di un lunghissimo calendario e, posando al muro quello venire, in Calabria, questa volta, sembra, più di ogni altra, sentirsi l’eco della famosa “televisione” di Lucio Dalla: l’annuncio di “una trasformazione” che, probabilmente, “tutti quanti stiamo già aspettando”.

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