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Una presentazione della guida Michelin

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SONO cinque i ristoranti calabresi che si aggiudicano una stella Michelin nella nuova guida del 2017, quattro conferme e una novità. Sono stati resi noti durante una manifestazione al Teatro Regio di Parma le stelle della Guida del 2017.

La tradizionale “bibbia” rossa del mangiar bene in Italia ha confermato per la Calabria una stella al ristorante Antonio Abbruzzino di Catanzaro, al Dattilo di Strongoli (Crotone), al Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Jonica, a Lapprodo di Vibo Valentia Marina e come new entry la stella è andata al ristorante Pietramare di Isola Capo Rizzuto (Crotone). Di questi ristoranti più volte abbiamo parlato nelle nostre pagine dedicate alla cucina e nella rubrica Tavole a Sud curata dall’esperto Gianfranco Manfredi.

Il ristorante di Antonio Abbruzzino per il quarto anno insignito dalla stella Michelin è un bell’esempio di raffinata inventiva, grazie anche alla felice successione generazionale, di padre in figlio, da Antonio a Luca. Il pluripremiato ristorante Dattilo è uno scrigno di charme che si affaccia sullo Jonio. Nell’antico frantoio, scrive Manfredi, sfilano piatti ambiziosi e ricercati, tutti territorio, gusto e sapori nitidi. Il Gambero rosso di Marina Gioiosa è un faro eno-gastro-ittico del Sud dove la cucina “trasforma la materia della natura in gustose creazioni della cultura”. All’Approdo di Vibo guidati dallo chef Agostino Bilotta si resta “incantati dai profumi dei piatti e dalle meraviglie del pescato giornaliero”. Della nuova stella Michelin Pietramare di Isola Capo Rizzuto sono ottime le recensioni sul web dove viene elogiata la location e la professionalità. Il ristorante però è aperto solo durante la stagione estiva.

Nella nuova guida Michelin l’Italia a tavola si conferma eccellenza mondiale. Per la 62esima edizione restano otto i “re” italiani della ristorazione. Le tre stelle anche quest’anno sono andate a “Piazza Duomo” ad Alba (Cuneo), “Da Vittorio” a Brusaporto (Bergamo), “Dal Pescatore” a Canneto sull’Oglio (Mantova), “Le Calandre” a Rubano (Padova), “Osteria Francescana” a Modena, “Enoteca Pinchiorri” a Firenze, “La Pergola” a Roma e “Reale” a Castel di Sangro (L’Aquila).

Si allarga invece la platea delle due stelle che sale a 41, cinque in più dell’anno scorso, e quella dalla singola stella che sfiora le trecento segnalazioni (294 per l’esattezza) con 28 new entry. 260 i nuovi Bib Gourmand. «La Guida 2017 è un viaggio in Italia che davvero suggerisce molte deviazioni – spiega Sergio Lovrinovich, caporedattore della Guida Michelin Italia – Danì Maison di Nino di Costanzo, a Ischia, è un viaggio nella tradizione partenopea scandito dai suoi classici, che passa per un giardino dai colori arcobaleno. È la novità più significativa al centro-sud».

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