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Mariafrancesca Truncellito con il marito Denis Senzacqua

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Il giorno dell’incoronazione di Carlo III d’Inghilterra, ecco come sarà vissuto dai calabresi che vivono e lavorano a Londra

COSENZA – Quando la regina Elisabetta viene a mancare, a settembre scorso, Mariafrancesca Truncellito, 32 anni, di Rocca Imperiale, ha il ristorante pieno.
Sta lavorando. Con cellulare spento e televisore anche, la titolare dell’8Slices Pizzeria è totalmente ignara di quello che sta accadendo fuori. A un certo punto una cliente le fa un cenno, Mariafrancesca si avvicina e capisce che la richiesta della donna, inglese e di mezza età, è di abbassare il volume della musica all’interno del locale. «La notizia è fresca, la regina è morta, facciamo silenzio in segno di rispetto».

La proprietaria è subito d’accordo, ma non fa in tempo a premere la manopola della radio che un’altra cliente ancora, la quale ha appena sentito che the Queen is dead, scoppia a piangere. Un momento surreale, ma bello. Bello perché dimostra l’attaccamento di un popolo a un’idea, a una persona, a un Paese.

«Cosa ho fatto quando la donna ha iniziato a singhiozzare? Le ho chiesto se andasse tutto bene e le ho passato un fazzoletto», risponde Truncellito direttamente da Londra. Perché sì, il suo ristorante – suo e di suo marito Denis Senzacqua, 39 anni, di Livorno – si trova proprio nella City. A un passo dal ponte che attraversa il Royal Victoria Dock, oltre che vicinissimo al più grande centro congressi del posto.

«Fortissimo l’attaccamento degli inglesi alla regina Elisabetta, e questi aneddoti lo testimoniano – spiega Mariafrancesca Truncellito al Quotidiano del Sud -. Credo, tuttavia, che questo stesso attaccamento non sussista per Carlo che sabato 6 maggio verrà incoronato Re. Ciò non toglie che l’afflusso di gente previsto per l’evento sia straordinario». E così Mariafrancesca, originaria del borgo cosentino di circa 3mila anime, con le sue parole diventa i nostri occhi. Come si stia preparando la città tutta all’incoronazione di Carlo III è ciò che, in altre parole, ci interessa conoscere.

L’INCORONAZIONE DI CARLO III VISTA DAI CALABRESI

«C’è – spiega ancora l’imprenditrice – tantissimo fermento. All’ingresso della metropolitana sono affissi addirittura i cartelli che spiegano che in questi giorni ci potrebbero essere diversi rallentamenti a causa delle celebrazioni reali. In effetti – chiosa -, anche il nostro fornitore ieri si lamentava del traffico e dei problemi che ha avuto per giungere da un luogo all’altro. Le strade sono chiuse. E poi nei supermercati, allestiti a festa, moltissime le offerte a tema King’s coronation: per l’occasione uno snack, un tramezzino e una bibita sono scontati in totale a 3pounds». Un fatto, quest’ultimo, testimoniato anche dallo scrittore britannico Nick Hornby che dal suo profilo Instagram posta l’immagine di un sandwich col packaging dedicato e, ironico, scrive: «È tutto molto entusiasmante».

«Qui, nei pressi di Westminster Abbey, dove avverrà l’incoronazione, la gente è già accampata con le tende. Ecco perché i market hanno lanciato queste super-offerte, si è più invogliati a mangiare in strada e non ad entrare in un ristorante. Noi, per esempio – continua la titolare -, non abbiamo previsto alcuna scontistica sul menu. Tutto questo è meraviglioso sì, ma, visti i disagi e la maggior parte delle attività del centro bloccate, è anche un po’ un incubo».

UNA CITTÀ SOSPESA IN ATTESA DEL GRANDE EVENTO

Una città, dunque, in attesa; anzi, parafrasando Dickens, due città in attesa: la prima lo è per ammirare – questione di secondi – la famiglia reale, la seconda perché spera che tutto finisca il prima possibile. «Le persone accampate sin da ora – continua Mariafrancesca -, per fare un profilo, una sorta di identikit, sono inglesi ma non residenti a Londra, l’età media va dai 50 in su; in pratica – dice – sono coloro che hanno in larga parte votato per la Brexit».

Sul giorno dell’incoronazione c’è, pertanto, quasi uno “scontro” generazionale: sono i più adulti, e non i giovani, a interessarsi all’evento. «Nel nostro ristorante – aggiunge Truncellito – lavora part time una studentessa di origine vietnamita ma nata a Londra: la sua scuola, vicinissima all’Abbazia, è stata chiusa da giorni per l’evento di sabato e lei, Angela, ambiziosissima e col progetto di iscriversi ad Harvard in America, è assai arrabbiata per questa circostanza. Avrebbe voluto studiare, andare avanti con i programmi e non perdere tempo». E poi ci sono i “meme” che spopolano, appunto tra i più giovani, sui social network. Alcuni Mariafrancesca ce li inoltra: ritraggono Carlo felice e sorridente «perché sta finalmente, all’età di 74 anni, ottenendo il posto fisso». Una storia che, alla fine, riguarda un po’ tutti.

«Sì – ride l’imprenditrice – È una storia che potrebbe somigliare a quella di molti. Ma, a parte gli scherzi – continua -, i sacrifici sono altri. Mio marito è a Londra da 11 anni, io da 6. Tra l’altro se io, laureata all’Unical, ho da sempre avuto il sogno di trasferirmi in Inghilterra, Denis ha dovuto optare su un piano b, non riuscendo a trovare lavoro in Italia».

ESPERIENZE CALABRESI ALLA VIGILIA DELL’INCORONAZIONE DI CARLO III

«Noi due – aggiunge – ci siamo conosciuti proprio in questa città e dopo molti sacrifici, subito dopo il Covid, abbiamo aperto il nostro ristorante, dove lavoriamo 6 giorni su 7: siamo felici perché, anche se l’Italia ci ha offerto pochissimo, siamo riusciti a farcela. Certo, ce l’abbiamo fatta altrove. E – conclude la titolare del ristorante londinese – non nascondo che un giorno, chissà tra una ventina di anni, vorremmo entrambi tornare in Calabria, nel nostro Paese, dalle famiglie che abbiamo lasciato e non meritano di continuare a stare sole».

Un sogno che ai due giovani imprenditori auguriamo si avveri. Proprio come tra qualche ora si avvererà quello di Re Carlo III.

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