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COSENZA – È tornato a far sentire la propria voce dopo un lungo silenzio. Ha bacchettato i “millantatori” e coloro che cercano di fare “oscure manovre” attorno al Cosenza. Ha inviato i tifosi a fare quadrato verso la squadra “patrimonio della città”. Eugenio Guarascio ha affrontato vari argomenti durante un’affollata conferenza stampa alla presenza dei dirigenti Roberta Anania e Emanuele De Lieto. Il patron ha toccato tutti i punti legati alla situazione tecnica e agonistica della squadra ma è stato chiarissimo su un punto.

L’ostracismo verso la squadra

«Il Cosenza Calcio – ha esordito il presidente – non comincia e non finisce con Eugenio Guarascio. Quello che sta avvenendo dalla scorsa estate in poi non va bene. E non va bene solo a Guarascio, ma a tutta una collettività, anche al di là del calcio. Il Cosenza è infatti un patrimonio della città, della provincia, della regione intera. Se lo perdiamo non perde solo Guarascio che sarebbe poca cosa ma lo perdiamo tutti. Vorrei che questo fosse chiaro. Se va avanti questo ostracismo verso la squadra, come le ultime presenze al Marulla dei tifosi hanno mostrato, non è un ostracismo verso di me ma contro una squadra che ha già tante difficoltà».

Serie B da mantenere

Il patron ha quindi ribadito che «tutto questo ostracismo si ripercuoterà non solo contro di me ma contro tutti. Se non lottiamo per mantenere il patrimonio della B, tutti lo ripeto, perdiamo tutti: Guarascio, squadra, tifosi, giornalisti, città. Da qui un appello che io oggi mi sento di fare per il vostro tramite ai tifosi: non abbandonate la squadra in questo momento. I nostri tifosi sono stati sempre il 12° uomo come si dice. Su di loro abbiamo costruito le nostre fortune, piccole o grandi che siano. Abbandonarla è come dichiarare la nostra fine. Guarascio prima o poi andrà via se ci saranno persone oneste e credibili che possano subentrarmi».

No ai millantatori

Ed infine: «Io mi sto battendo per la riforma della Serie B, le quattro retrocessioni la rendono un “corridoio” tra la C e la A e non consentono stabilità al sistema. Non mi sono mai tirato indietro e voi lo sapete ma dare credito a millantatori o ad oscure manovre non è possibile proprio perché il Cosenza deve restare un grande patrimonio. Il Cosenza deve andare avanti. Io ci sto mettendo la faccia. Continuerò a farlo».

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