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Valentina Crudo

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Rombiolo, a distanza di 4 mesi dal tragico incidente in cui hanno perso la vita 3 persone Valentina Crudo si è svegliata dal coma

ROMBIOLO – Finalmente in fondo al tunnel si intravede una luce. Pur sempre flebile ma accompagnata da tanta speranza e dalla voglia di lasciarsi alle spalle una tragedia immane, per ricominciare. Per ricostruire una vita segnata per sempre da una data indelebile: 20 agosto 2023. Una domenica d’estate di divertimento e relax trasformatasi in una tragedia. La vocalist Valentina Crudo dopo quattro mesi di coma si è svegliata; ha ricominciato a vivere. Ma torniamo a quel maledetto 20 agosto. Valentina e la sua famiglia stavano tornando a casa dopo una gita alle cascate di Bivongi quando il fato si è accanito contro di loro. La vettura su cui viaggiavano si è violentemente scontrata con un’auto che procedeva nel senso opposto.

A seguito del violentissimo impatto hanno perso la vita la giovane avvocata di San Calogero Antonella Teramo e la sua bimba di 3 anni Maya (rispettivamente cognata e nipotina di Valentina) e il conducente dell’altra auto (il giovane imprenditore della ristorazione Domenico Politi), mentre oltre Valentina, è rimasta ferita anche la figlioletta Fatima (3 anni). Trasportata al Gom di Reggio Calabria in condizioni critiche, dopo un mese Valentina è stata trasferita al Centro del risveglio dell’Istituto Sant’Anna di Crotone, dove si trova ancora ricoverata.

È rimasta aggrappata alla vita con tutte le sue forze, sostenuta dalla famiglia, dalla sorella Alessia e dalla comunità rombiolese che non le ha mai fatto mancare il proprio incoraggiamento. Finalmente la bella notizia, dopo il recupero tempestivo della piccola Fatima, mamma Valentina è fuori pericolo. Certo, i tempi per la completa guarigione sono ancora lunghi ma un piccolo grande passo già l’ha compiuto. Innanzitutto, ha potuto riabbracciare la sua bambina (che si è completamente ristabilita ed è tornata all’asilo), poi, con calma, dovrà, aiutata in questo dai familiari e dai medici, rimettere, come afferma la sorella Alessia, “a posto i pezzi mancanti della propria esistenza”. Piano, piano.

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