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Francescantonio Stillitani

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Il Riesame annulla anche la parte dell’ordinanza sull’operazione Olimpo relativa ai fratelli Stillitani: tornano liberi i due imprenditori

VIBO VALENTIA – Franco ed Emanuele Stillitani tornano in libertà. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Catanzaro accogliendo i ricorsi presentato dagli avvocati Vincenzo Gennaro e Vincenzo Comi per il primo ed Enzo Ioppoli e Michele Andreano per il secondo.

Gli inquirenti avevano arrestato i due fratelli di Pizzo Calabro finiti in carcere poiché coinvolti nell’operazione “Olimpo”, contro i clan Mancuso e La Rosa, coordinata dalla Dda e condotta dai carabinieri ed accusati di estorsione aggravata in concorso.

LEGGI I DETTAGLI SULLE ACCUSE AI FRATELLI STILLITANI: Operazione Olimpo, i fratelli Stillitani accusati di estorsione

L’imprenditore Emanuele Stillitani e l’ex assessore regionale ed ex sindaco di Pizzo, Franco, rispettivamente di 68 e 70 anni erano entrambi da poco ritornati in libertà per l’operazione antimafia “Imponimento” dove rispondono dell’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Anche nel caso dell’operazione “Olimpo” la contestazione muove dalla presunta vicinanza ai clan vibonesi.

Nello specifico i due imprenditori napitini sono accusati, insieme a Saverio Prostamo e Salvatore Muggeri, di estorsione in danno dell’imprenditore Paolo Cesar Miranda Manzoni, direttore pro tempore del “Tui Magic Life” di Pizzo. L’avrebbero costretto ad assumere Prostamo e Muggeri, quali dipendenti della struttura, con mansioni di guardiani e un contratto di lavoro a tempo indeterminato stipulato in data 1 maggio 2019.

OLIMPO, ANNULLATA L’ORDINANZA: TORNANO LIBERI I FRATELLI STILLITANI

Per il gip che aveva vergato l’ordinanza cautelare appariva “cristallizzata, in punto di gravità indiziaria, la condotta estorsiva perpetrata in danno dell’imprenditore Manzoni. L’uomo «è stato costretto dai fratelli Stillitani ad assumere Prostamo e Muggeri quali dipendenti della struttura». Del resto, che quanto contestato nell’ambito del blitz Olimpo sia «estorsione lo si evince agevolmente – scrive sempre il gip – sia dalle modalità con cui i soggetti (i fratelli Stillitani ndr) hanno imposto la loro volontà, sia dai soggetti stessi da cui proveniva la richiesta, posti in continuità con la cosca degli Accorinti».

Ma il Riesame, come visto, ha annullato l’ordinanza cautelare – per come richiesto dalle difese – all’esito della riserva sulla decisione e dell’udienza svoltasi nella giornata di ieri 02 marzo. E così entrambi i fratelli sono tornati in libertà.

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