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Operazione Olimpo, duro colpo alla ‘ndrangheta vibonese: 56 arresti

VIBO VALENTIA – Dalle prime ore di questa mattina, a Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila, Spoleto e Civitavecchia, è in corso un’operazione, denominata “Olimpo”, contro la ‘ndrangheta.

Investigatori della Polizia di Stato, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari disposte a carico di 56 soggetti, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, sequestro di persona, trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia e traffico di influenze illecite, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, nonché di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di macchine agricole, aggravate dalla transnazionalità e dall’agevolazione mafiosa.

OPERAZIONE OLIMPO: GLI INDAGATI

Complessivamente sono 78 gli indagati nell’inchiesta Olimpo:

  • Antonio Accorinti, 43 anni di Briatico;
  • Giuseppe Antonio Accorinti, detto Peppone, 64 anni di Zungri;
  • Pasquale Accorinti, 54 anni, di Ricadi;
  • Pasquale Anastasi, 72 anni di Palmi;
  • Saveria Angiò, 54 anni di Tropea;
  • Vincenzo Barba, alias “Musichiere”, 71 anni di Vibo;
  • Francesco Barbieri, 58 anni di Cessaniti;
  • Domenico Bevilacqua, inteso “Compare Mimmo”, 46 anni di Melito Porto Salvo;
  • Rodolfo Bova, 57 anni di Bagnara Calabra;
  • Michele Bruzzese, 41 anni di Tropea;
  • Vincenzo Octave Calafati, 51 anni di Vibo;
  • Francesco Callisto, 35 anni di Lamezia;
  • Tomasina Certo, 59 anni di Tropea;
  • Francesco Cutrì, 52 anni di Reggio;
  • Gaetano De Luise, 51 anni di Napoli;
  • Antonio Facciolo, 64 anni di Vibo Valentia;
  • Giuseppe Ferraro, 29 anni di Drapia;
  • Damian Zbignev Fialek, 46 anni di Ricadi;
  • Giacomo Franzoni, inteso Gianfranco, di Briatico;
  • Salvatore Domenico Galati, 56 anni di Monterosso Calabro;
  • Francesco Gargano, 27 anni di Parghelia;
  • Costantino Gaudioso, 29 anni di Zungri;
  • Marco German, 59 anni di Malta;
  • Gregorio Giofrè, 60 anni di San Gregorio d’Ippona;
  • Rocco Gramuglia, 54 anni di Bagnara Calabra;
  • Gianluca Guerino, 37 anni di Reggio Calabria;
  • Marcello Guerino, 39 anni di Corniglio (Parma);
  • Massimo Guerino, 46 anni di Gioia Tauro;
  • Carmine Il Grande, 64 anni di Parghelia;
  • Egidio Il Grande, 59 anni di Parghelia;
  • Giovanni Izzo, 55 anni di Sant’Agata dè Goti;
  • Alessandro La Rosa, 39 anni di Tropea;
  • Antonio La Rosa, alias Ciondolino, 61 anni di Tropea;
  • Domenico La Rosa, alias “Zi Micu”, 85 anni di Tropea;
  • Francesco La Rosa, alias “Bimbo” 52 anni di Tropea;
  • Gianfranco La Torre, 56 anni di Ricadi;
  • Fernando Lamonica, 67 anni di Catanzaro;
  • Michele La Robina, 65 anni di Arena;
  • Paolino Lo Bianco, 60 anni di Vibo Valentia;
  • Francesco Lo Scalzo, 41 anni di Tropea;
  • Antonio Mancuso, 40 anni di Limbadi;
  • Diego Mancuso, alias Mazzola, di 70 anni di Ricadi;
  • Domenico Mancuso, 48 anni di Nicotera;
  • Luigi Mancuso, 69 anni di Limbadi;
  • Aldo Mangialavori, 45 anni di Rombiolo;
  • Rosa Marchese, 48 anni di Tropea;
  • Giuseppe Mazzitelli, alias “Peppi u coddararu” 33 anni, di Tropea;
  • William Mc Manus, 56 anni di Malta;
  • Pasquale Megna, 32 anni di Nicotera;
  • Emanuele Melluso, 38 anni di Vibo Marina;
  • Simone Melluso, 38 anni di Briatico;
  • Gaetano Molino, 64 anni di Limbadi;
  • Salvatore Muggeri, 46 anni di Briatico;
  • Gaetano Muscia, 59 anni di Tropea;
  • Alberto Pannace, 40 anni di San Gregorio d’Ippona;
  • Antonio Panzitta, 45 anni di Rombiolo;
  • Domenico Salvatore Polito, 59 anni di Tropea;
  • Paolo Potenzoni, 43 anni di Drapia;
  • Maria Antonella Prestia Lamberti, 40 anni di Spilinga;
  • Giuseppe Prossomariti, 46 anni di Vibo Valentia;
  • Saverio Prostamo, 49 anni di Pizzo;
  • Umberto Pugliese, 38 anni di Spilinga;
  • Demetrio Putortì, 30 anni di Nicotera;
  • Antonio Quadro, 65 anni di Reggio Calabria;
  • Giuseppe Ripepi, 32 anni di Ricadi;
  • Paolo Ripepi, 58 anni di Ricadi;
  • Pasquale Scordo, 80 anni di Gallico;
  • Emanuele Stillitani, 68 anni di Pizzo;
  • Francescantonio Stillitani, 70 anni di Pizzo;
  • Cosma Antonio Storniolo, 58 anni di Nicotera;
  • Davide Surace, 38 anni di Tropea;
  • Diego Surace, 41 anni di Spilinga;
  • Francesco Taccone, 36 anni di Ricadi;
  • Giuseppe Tortora, 75 anni di Mileto;
  • Costantino Trimboli, 61 anni di Reggio Calabria;
  • Vincenzo Valentini, 36 anni di Rosarno;
  • Rocco Angelo Tritto, 69 anni di Gioia del Colle;
  • Antonio Zangari, 52 anni di Laureana di Borrello.

MESSINA: “SMANTELLATA AGGUERRITA CONSORTERIA MAFIOSA”

A proposito della operazione Olimpo, il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina ha dichiarato: “La poderosa operazione di polizia giudiziaria, oggi portata a conclusione dalla Polizia di Stato nelle province di Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Roma, Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila e Perugia, ha consentito di smantellare un’agguerrita consorteria mafiosa riconducibile al ‘crimine’ di ndrangheta vibonese, da almeno 4 anni costantemente impegnata nella massiva consumazione di diversi delitti che vanno dall’associazione mafiosa, alle estorsioni, all’intestazione fittizia di beni, alla detenzione illegale di armi, al traffico di influenze illecite e alla corruzione – questi ultimi due reati aggravati dal metodo mafioso – nonché all’associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di macchine agricole, aggravata dalla transnazionalità, con il conseguente inquinamento dell’economia locale, finendo cosi con il condizionare la libertà economica e commerciale dell’intero tessuto sociale del litorale e delle aree prossime alla rinomata località turistica di Tropea”.

Un elicottero della polizia impegnato nel blitz

“Colpiscono – prosegue Messina – a fronte della consistente attività estorsiva consumata dalla struttura mafiosa disarticolata nei confronti di numerosissime imprese locali, sia la totale assenza di denunce all’Autorità Giudiziaria, di fatto costituente una cessione di libertà economica da parte degli estorti nei confronti degli estorsori, che l’azione facilitativa ad opera di pubblici funzionari coinvolti nelle indagini in quanto prossimi all’organizzazione investigata. L’enorme ammontare (250 milioni di Euro) del valore dei beni sottoposti a sequestro preventivo (con provvedimento emesso su richiesta della DDA di Catanzaro) perché riconducibili alle attività illecite dell’associazione mafiosa, conferma la potenza economica di una cosca di ndrangheta finalmente colpita – in adesione a una strategia di contrasto realmente efficace e incisiva perseguita dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato negli ultimi anni – anche nei suoi interessi economici oltre che militari”.

OPERAZIONE OLIMPO, COINVOLTI DUE FUNZIONARI DELLA PREFETTURA

Ci sono anche due storici funzionari della Prefettura di Vibo Valentia tra i destinatari del provvedimento della Dda di Catanzaro. Si tratta di Rocco Gramuglia, 54 anni, originario di Bagnara Calabra, e Michele Larobina, 65 anni, di Arena, quest’ultimo già coinvolto nell’indagine Rinascita-Scott.

Il primo è nell’ufficio di Gabinetto del Prefetto Roberta Lulli, mentre il secondo è una sorta di factotum sempre del massimo responsabile dell’Utg di Vibo Valentia.

ARRESTATO DI NUOVO L’IMPRENDITORE STILLITANI

Oltre a questi figura l’imprenditore di Pizzo, Franco Stillitani, già arrestato nell’ambito dell’operazione “Imponimento” e da qualche giorno tornato in libertà senza alcuna misura dopo quasi due anni di detenzione (tra carcere e domiciliari). Nei mesi scorsi gli era stata applicata la misura dell’obbligo della firma che pochi giorni addietro, come detto, era stata revocata. Adesso, per lui, è scattato un nuovo arresto.

C’È ANCHE UN EX CONSIGLIERE PROVINCIALE DI VIBO

Tra gli indagati c’è anche un sindacalista di Ricadi, ex consigliere provinciale nonché funzionario della Regione Calabria.

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