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I vigili del fuoco e gli investigatori all’opera dopo la scoperta dei due corpi

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VIBO VALENTIA – Avvelenamento da cibo, da monossido o ci sono altre cause? Sono questi gli interrogativi che aleggiano sulla triste vicenda della morte di due fratelli avvenuta nei giorni scorsi in una palazzina di via Matilde Serao. Fratello e sorella rispettivamente di 64 e 69 anni che occupavano un alloggio sito al terzo piano dell’edificio e che vivevano i precarie condizioni igienico-sanitarie.

I due sono spirati circa 20 giorni prima del rinvenimento effettuato dai carabinieri e vigili del fuoco dopo la segnalazione dei vicini che hanno constatato la presenza di cattivo odore proveniente dall’alloggio. Tant’è che entrambi i cadaveri erano in stato di decomposizione. Sul posto è giunto il medico legale Katiuscia Bisogni che ha effettuato una prima ispezione cadaverica cui è seguita, nella giornata di giovedì scorso, l’esame autoptico che non ha tuttavia chiarito le cause del decesso. E pertanto tutte le piste restano aperte.

L’anatomopatologa ha eseguito, come da prassi, il test tossicologico e questo perché non si può escludere che i due fratelli abbiano ingerito qualcosa che possa aver provocato il decesso. Tuttavia per avere i risultati bisognerà attendere del tempo. Ma se così fosse perché anche i due gatti sono stati rinvenuti privi di vita? È possibile che la stessa sostanza sia stata data ai due animali domestici?

Se si fosse trattato di un avvelenamento da gas – che resta comunque l’ipotesi maggiormente seguita dagli inquirenti – è praticamente impossibile rilevarne le tracce nel sangue delle vittime a distanza di così tanto tempo dalla morte. Le stesse, infatti, possono essere rilevate per un lasso di tempo limitato dopo di che non vengono individuate. In questo caso sono passate quasi tre settimane. Ad ogni modo, si è disposta l’autopsia anche sui due gatti alla ricerca di un elemento che possa determinare le cause della tragedia.

Quel che appare pacifico è la condizione di solitudine in cui la coppia viveva, di fatto emarginata, i classici “invisibili” della società dei quali ci si accorge nell’istante in cui vengono a mancare per poi tornare immediatamente nell’anonimato.

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