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Il baby branco in azione nel Vibonese, a San Costantino in 6, tutti minori, aggrediscono un clochard, sconcerto del sindaco


VIBO VALENTIA – Arancia meccanica in salsa vibonese quella andata in scena sabato notte a San Costantino Calabro, centro dell’entroterra vibonese. A farne le spese un clochard di origine romena secondo la ricostruzione dell’accusa aggredito violentemente da un gruppo di minorenni tutti denunciati adesso alla competente procura di Catanzaro.
L’episodio è avvenuto all’interno dei locali del Centro di formazione professionale “Oiermo” in disuso ormai da tempo, in preda all’abbandono e luogo di riparo per i senzatetto.

Il branco, che evidentemente ben conosceva le abitudini della vittima, si è introdotto di notte, mentre questa dormiva, per sorprenderla nel sonno prima immobilizzandola, poi legandola e infine aggredendola con calci, pugni e schiaffi. Sembrerebbe addirittura che qualcuno di questi, in segno di sfregio, abbia anche urinato addosso allo straniero. Infine avrebbero dato fuoco a tutti gli oggetti che il rumeno aveva con sé, compresi gli effetti personali e i vestiti.

SEI MINORI LEGANO ED AGGREDISCONO UN CLOCHARD NEL VIBONESE

La scena sarebbe stata ripresa dagli stessi minori con un telefonino le cui immagini video sono al vaglio dei militari dell’Arma della stazione di San Costantino e della Compagnia di Vibo Valentia. A fare denuncia al personale dell’Arma è stato verosimilmente il senzatetto consentendo così di risalire nel giro di poche ore all’identità dei presunti responsabili, come detto tutti minorenni, denunciati alla competente Procura per maltrattamenti, percosse, lesioni e altri reati, con l’aggravante dei futili motivi.

Costernato il sindaco Nicola Derito che ha condannato duramente l’accaduto: «Episodi del genere sono assolutamente da censurare – ha commentato – e certamente danneggiano l’immagine della nostra comunità che nella stragrande maggioranza è fatta di persone perbene. Questo è un fatto gravissimo anche perché rivolto verso una persona che non poteva difendersi ma San Costantino non è un paese violento, ci tengo a ribadirlo».

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