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Il palazzo comunale di Mileto

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I dubbi dopo la proroga della commissione di accesso a Mileto sulle elezioni comunali e sul rischio scioglimento del nuovo consiglio comunale


MILETO (VIBO VALENTIA) – La decisione del prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, di prorogare la commissione di accesso agli atti insediata presso il comune di Mileto per l’accertamento di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata apre nuovi scenari in prospettiva futura. Sì perché questa proroga porta la scadenza (non più prorogabile) dei termini offerti alla commissione per finire il proprio lavoro all’11 giugno 2024.

Nulla di trascendentale se non fosse che l’8 e il 9 giugno sono fissate le elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli comunali e l’elezione dei sindaci e Mileto è tra i comuni chiamati al voto. Una situazione che getta nell’incertezza il mondo politico miletese perché il rischio è che si svolgano le elezioni, venga eletto un nuovo consiglio comunale e un nuovo sindaco, e nelle settimane immediatamente successive si arrivi ad uno scioglimento del Consiglio comunale che, inevitabilmente, si trasformerebbe in una punizione per chi, comunque, è stato appena eletto alla carica di sindaco o di consigliere comunale. Un paradosso che porterebbe a sciogliere un consiglio comunale appena eletto che con assoluta certezza non avrà avuto il tempo di compiere alcun tipo di azione politico-amministrativa.

MILETO, ELEZIONI E RISCHIO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Si tratta di una evenienza che mette anche a forte rischio la campagna elettorale perché inevitabilmente in molti si porranno e si stanno ponendo l’interrogativo se valga o meno la pena affrontare una competizione elettorale con il rischio che il mandato appena iniziato potrebbe concludersi prima ancora degli iconici primi 100 giorni di Governo.

In ogni caso al momento gli equilibri politici cittadini hanno già una prima fisionomia, precaria e instabile ma comunque in evoluzione. Da un lato c’è l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano che, con gli opportuni accorgimenti e le modifiche del caso, dovrebbe riproporsi all’elettorato nel tentativo di proseguire nell’amministrazione cittadina (sempre al netto di possibili scioglimenti del Consiglio comunale). Una scelta in realtà quasi ineludibile per il gruppo di Giordano anche per non offrire occasioni di strumentalizzazioni e sospetti in chiave commissione di accesso.

Dall’altra parte c’è l’attuale minoranza. In consiglio frammentata perché frutto di diverse liste presentate alle passate elezioni ma che negli scorsi mesi ha trovato l’unita (o quasi) nel progetto “Eppur Si muove” che riunisce, tra gli altri, Giulio Caserta, Michele Rombolà, Gianfranco Mesiano, Cristian Vardaro e i rispettivi gruppi politici. Inoltre, sembra muoversi tra Mileto e Paravati anche qualche ulteriore fermento che nei prossimi mesi potrebbe germogliare dando vita a possibili progetti politici alternativi con protagoniste anche vecchie conoscenze del mondo politico miletese. Ma c’è da dire, comunque, che, assodato il nodo della proroga della commissione d’accesso, nelle prossime settimane tante cose potrebbero cambiare.

CASERTA CHIEDE A EPPUR SI MUOVE DI INCONTRARE IL PREFETTO

Del resto proprio il gruppo Eppur si muove, per il tramite di Giulio Caserta, ha concretizzato le perplessità fin qui espresse. Caserta, infatti, ha rilevato come la proroga della commissione susciti «rilevanti interrogativi sulla compatibilità cronologica» tra l’attività della commissione d’accesso e «gli adempimenti elettorali». L’ex presidente del Consiglio comunale (anni 2006-2008) ha evidenziato come «la sovrapposizione cronologica rischia di condizionare e rendere incerta la programmazione e la prospettiva politica e amministrativa sia per il Sindaco e la maggioranza attualmente in carica e sia per gli eventuali progetti alternativi».

Ricordando la possibilità per il prefetto di sciogliere il consiglio comunale, poi, Caserta annuncia la volontà «di proporre all’associazione politica “Eppur si muove” di chiedere un incontro al Prefetto di Vibo Valentia al fine di esporre la posizione dell’associazione e, nel pieno e doveroso rispetto delle prerogative istituzionali dello stesso e nei limiti consentiti dalla necessaria richiesta riservatezza, di essere rassicurati su un futuro iter procedimentale chiaro e scevro da eventuali incertezze qualunque possano essere le Sue determinazioni».

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