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I ciclisti Samuele Zago e Marco Roveda

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JOPPOLO (VIBO VALENTIA) – Un giro d’Italia in bicicletta, all’insegna del gusto e soprattutto della solidarietà, questo quello che Samuele Zago e Marco Roveda, con il supporto di Federica Gallo, stanno affrontando. I due corridori amatoriali partiti lo scorso 5 agosto da Tezze di Piave, una piccola frazione di Vazzola in provincia di Treviso, stanno attraversando tutta l’Italia in sella alle proprie bici per arrivare vigilia di ferragosto a Coccorino.

Scopo principale di questo nobile progetto itinerante, dal nome abbastanza autentico “Dal Raboso del Piave all’Amaro del Capo” è una raccolta fondi a favore del reparto di Terapia Intensiva Pediatrica di Padova.

Un tour di 1200 km, divisi in 10 tappe, in ognuna delle quali scrivono i protagonisti: “Esploreremo le bellezze e prelibatezze del nostro bel paese, portando con noi i prodotti tipici delle nostre rispettive terre d’origine da far conoscere a tutto lo stivale. Una pedalata lunga e difficile, un’avventura alla scoperta di territori e prodotti tipici del nostro Paese, un’esperienza che vogliamo condividere con più gente possibile, con un unico obiettivo – sottolineano: «Dimostrare che compattezza e unione sono fondamentali per raggiungere risultati e traguardi importanti, a prescindere da quale sia la nostra terra d’origine. E il risultato più bello che potremo raggiungere è quello di poter aiutare gli altri, soprattutto chi vive un periodo di difficoltà».

Detto questo la domanda nasce spontanea, ma cosa lega queste due piccole realtà così distanti e così diverse culturalmente? La risposta è la più prevedibile ma non per questo scontata. È «l’amore» tra Samuele veneto puro sangue e Federica di Coccorino, genitori di due bellissimi bambini frutto del loro amore nato una sera d’inverno di 7 anni fa. L’idea di questo bellissimo progetto nasce quando Samuele incontrando per la prima volta la famiglia di Federica ha pensato bene, da perfetto ospite, di non presentarsi a mani vuote ma con una bottiglia di Raboso del Piave, vino tipico della tavola veneta. Al termine di quella stessa cena il papà di Federica, da buon calabrese, ha offerto al suo futuro genero un bicchierino di Vecchio Amaro del Capo. Due prodotti tipici e originari di due territori fisicamente lontani e culturalmente diversi tra loro, ma che ci hanno saputo unire tutti intorno alla stessa tavola.

«Quel viaggio – raccontano – ci ha fatto capire come, un forte attaccamento campanilistico verso la propria terra d’origine non impedisca di fare la scoperta di posti meravigliosi e di persone nuove, che pur vivendo in altre regioni, fanno parte comunque di un unico stesso bel paese: l’Italia. Da qui nasce l’idea del nostro progetto “Dal Raboso del Piave all’Amaro del Capo”, un bellissimo viaggio in bicicletta che ci vedrà insieme a un gruppo di amici, una pedalata dietro l’altra e zaino in spalla, attraversare tutta l’Italia, partendo dal verde delle colline venete per arrivare all’azzurro del mare calabrese».

La bicicletta non sarà solo il mezzo di trasporto per i nostri corridori ma, come tutto lo sport in generale, diventa un momento di unione per un gruppo di amici, di socializzazione e scambio culturale con tutte le persone che incontreranno nel loro percorso, di solidarietà durante tutto il viaggio, faranno conoscere il reparto di Terapia Intensiva Pediatrica di Padova e la raccolta fondi per sostenerla. «Dicono che il viaggio sia più importante della meta – concludono Samuele e Federica – ma in questo caso sono significativi entrambi allo stesso modo, perché il viaggio consente di poter raggiungere una meta straordinaria, ovvero quello di fare del bene per gli altri».

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